Formazione

Noa: Cari fratelli palestinesi…

La lettera aperta della cantante israeliana . «so che nel profondo dei vostri cuori voi sperate nel decesso di questa bestia che si chiama Hamas che vi ha terrorizzato e vi ha ucciso, che ha trasformato Gaza in un mucchio di spazzatura di povertà, di ma

di Martino Pillitteri

Cari Fratelli Palestinesi,
 
Vi scrivo con un cuore appesantito. Gaza sta bruciando. Il confine con Israele è tutto un fuoco. I bambini d’entrambe le parti del muro sono terrorizzati, saranno traumatizzati per sempre, sono feriti nel corpo e nell’animo. VITA!! La vita è persa. Il sangue scorre.

Dolore, lacrime e angoscia abbondano.
Quanto ci è familiare tutto questo fratelli miei? Quanto conosciamo bene queste immagini, questa paura che stringe le nostre gole e la  speranza che scivola via dai nostri cuori?

Un nuovo anno è incominciato. È notte inoltrata. Mi trovo seduta davanti al mio computer nella mia casa davanti al mare. Questo mare è nostro, il nostro mar Mediterraneo, la nostra cultura, noi persone erranti, noi senza una casa, noi nostalgici, noi combattenti, noi costruttori, noi sopravvissuti, i nostri sogni sono come onde e come la marea trascinati dalla luna e dalle stelle fino all’eternità.
Da quel giorno fatale quando Rabin venne ucciso a pochi passi da me  ho dedicato la maggior parte della mia vita a cantare a parlare per la pace. Ho visto il processo di pace che stava arrivando a una soluzione e poi l’ho visto fallire. Ho visto le opportunità mancate, troppe opportunità vanificate, tanta ignoranza, testardaggine e tanta irrazionalità, tanta bellezza calpestata agli stivali pesanti dell’orgoglio.
Ho cantato, ho parlato ho litigato ed ho abbracciato, mi sono commossa sino alle lacrime, ho trovato gli amici più improbabili, amici per i quali darei il mio braccio destro, amici i quali correrei sotto il fuoco alla frontiera per di difenderli.
Ed oggi, oggi dico questo: noi abbiamo un nemico comune, un unico terribile nemico comune e dobbiamo lavorare tutti insieme per sradicarlo! Questo nemico, amici miei, è il fanatismo. Questo nemico è l’estremismo in tutte le sue abiette reincarnazioni e manifestazioni. Questo nemico sono tutti quegli uomini che mettono “Dio” al di sopra della vita, che rivendicano “Dio” come la loro spada ed il loro scudo, che dichiarano che “Dio” è dalla loro parte”.

Ebrei, musulmani, cristiani, tutti condividono questa vena nera. Tutti, in qualche momento della loro storia, sono precipitati in questo orribile e distruttivo fanatismo ed i risultati sono stati devastanti. Io ho spesso parlato contro il fanatismo nel mio Paese perché lo giudico repellente e insopportabile. Che si trovi negli ambienti di governo, nelle colonie, nelle sinagoghe, io sono in maniera veemente contro di esso
ed ho rischiato la mia carriera e il mio benessere per questa mia convinzione. Adesso io vedo l’odiosa testa del fanatismo, lo vedo grande e orrido, vedo i suoi occhi neri ed il suo sorriso agghiacciante, vedo il sangue sulle sue mani e conosco uno dei suoi tanti nomi: Hamas. Anche voi, fratelli miei, lo sapete. Voi conoscete questo mostro orrendo. Voi sapete che esso sta violentando le vostre donne e le menti dei vostri figli. Voi lo sapete che essa educa solo all’odio e alla morte. Voi lo sapete che Hamas è sciovinista, violenta, avida, egoista, si nutre del vostro sangue e urla il nome di Allah invano, si nasconde come un ladro, usa gli innocente come scudi umani, usa le vostre moschee come arsenali, mente, imbroglia, vi usa, vi tortura, vi tiene come ostaggi.

Questa è la verità fratelli miei, E so che anche voi lo sapete! So che non potete dirlo perché temete della vostra vita, per cui lo dirò io per voi! Non ho paura di niente!
Sono privilegiata di vivere in una democrazia dove le donne non sono oggetti ma presidenti, dove una cantante può dire quello che vuole! So che voi non avete questi privilegi, non li avete ancora ma li avrete inshallah.

So che siete stanchi di essere tenuti ostaggi di questo demone, di questa brutta bestia, non in Gaza, non in Iran o Iraq o in Afghanistan, ovunque!  Siete gente destinata a prosperare nella pace. La vostra grandiosa storia è costellata di creatività, di letteratura, di musica, di scienza, di sconfinati contributi all’umanità, non è decadente, e non ha nulla a che fare con il fanatismo, con le invocazione alla Jihad e al martirio.

A volte vi vedo in strada protestare con i mostri, urlando “morte agli ebrei, morte a Israele”! Comunque io non ci credo. So dov’è  il vostro cuore. Si trova dove si trova il mio, con i miei bambini, con la mia terra, con i paradisi, con la musica, con la Speranza! So che non avete scelta. Vedo attraverso i vostri veli della paura fratelli miei, vedo attraverso il burka! Le vostre speranze sono anche le mie.

Il mio paese ha commesso molti errori e li ha anche ripetuti. Ho visto tante occasioni sprecate e come cittadina del mio paese sono la prima ad ammetterlo e a criticare la sua stupidaggine. Ho partecipato a dimostrazioni, ho votato, ho protestato, ho cantato ad alta voce.

Ma oggi, so che nel profondo dei vostri cuori voi sperate nel decesso di questa bestia che si chiama Hamas che vi ha terrorizzato e vi ha ucciso, che ha trasformato Gaza in un mucchio di spazzatura di povertà, di malattie e di miseria. Che nel nome di Allah vi ha sacrificato sul sanguinoso altare dell’orgoglio e dell’avidità.
Fratelli miei, io piango per voi, E piango anche per noi. Si, piango per i miei concittadini che soffrono per le bombe, piango per i soldati rapiti e per quelli uccisi, per le loro famiglie, per l’innocenza persa per sempre, ma piango con tanto dolore specialmente per voi, perché conosco il vostro  dolore, lo sento, lo sento.
Possa Israele fare il lavoro che tutti noi sappiamo deve essere fatto e finalmente
vi liberi da questo cancro, da questo mostro che sia chiama fanatismo e che
si chiama Hamas. E che questi assassini trovino  quella piccola compassione che forse esiste nei loro cuori e la smettano di usare voi e i vostri figli come scudi umani per la loro vigliaccheria e per i loro crimini.

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