Cultura

EDITORIA. Si rinnova Terre di mezzo, il giornale della strada

A fine gennaio il numero zero del magazine, rifondato dopo 14 anni. Per far uscire i numeri successivi la redazione punta a raccogliere le adesioni di 2mila lettori-sostenitori. Ha appena superato quota 500

di Redazione

Rinascere, 14 anni dopo la prima volta. Ecco quello che è successo dal primo gennaio 2009 a Terre di mezzo, storico giornale di strada nato a Milano nel 1994 e oggi diffuso in modo stabile anche a Roma, Trieste, Parma e Piacenza, con all’attivo due milioni e mezzo di copie vendute ‘on the road’, da migranti e persone svantaggiate a cui rimane una quota della vendita.

“Rinascere significa diventare uno street magazine nuovo, totalmente rifondato: si trasformano grafica e formato, si ampliano i contenuti, e le parole d’ordine diventano tre informazione, condivisione e cambiamento”, spiega Elena Parasiliti, direttrice di Terre di mezzo dal 2008. “L’informazione arriva dalla strada per essere condivisa con il lettore, il confronto e la riflessione che nascono da questa relazione portano al cambiamento culturale e quindi sociale, di cui Terre di mezzo si fa promotore insieme ai suoi lettori”.

Per raggiungere quest’obiettivo la testata adotta una strategia inedita, chiamando in causa direttamente gli stessi lettori: “tutti sono chiamati a partecipare alla rifondazione”, continua la direttrice, “il vero nuovo magazine nascerà quando la campagna ‘Corsa straordinaria’, appena lanciata arriverà a raccogliere duemila nuovi lettori. A oggi abbiamo superato la quota di 500 sostenitori, ed entro fine gennaio faremo uscire il numero zero del nuovo Terre di mezzo”. Sul sito ufficiale del giornale, specialeterre.it sono indicati tutti i modi per diventare cofondatore del nuovo ‘Terre’, dalla quota minima di 5 euro a quella di sostenitore di 500 Euro. Quali le altre novità della nuova pubblicazione? “Su tutte, il grande aumento del numero e della qualità delle ‘firme’”, rivela Parasiliti, “hanno già aderito al progetto l’economista Loretta Napoleoni, la vignettista Pat Carra, la scuola di scrittura Holden di Torino, Legambiente, Rockit e il Consorzio Goel”.

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