Welfare

Carcere: suicidi in calo

Il Dap: «Perché aumenta il lavoro». Lo scorso anno si sono tolti la vita 52 detenuti, contro i 69 del 2001. A lavorare sono in più di 14mila persone

di Giampaolo Cerri

Calano i suicidi dietro le sbarre. Nel 2002 a togliersi la vita nel 2002 sono stati 52 detenuti contro i 69 nel 2001. Sono i dati diffusi dal Dipartimento amministrazione penitenziaria-Dap secondo cui la flessione «va di pari passo con un incremento fino al 30% del lavoro negli istituti penitenziari». «Aldila’ del problema sovraffollamento- ha detto Sebastiano Ardita, direttore generale dell’ufficio detenuti del Dap, nel corso di un convegno organizzato dalla Conferenza nazionale volontariato e giustizia – la gestione penitenziaria nel 2002 ha fatto registrare dati confortanti per la ripresa delle attivita’ lavorative, strettamente collegate al livello di autostima che i detenuti hanno verso se stessi e quindi al problema dei suicidi in cella». I detenuti che svolgono attivita’ di lavoro subordinato per conto di ditte estranee al Dap sono passati da 1.648 (al 30 giugno del 2001) a 2.211 (allo stesso mese del 2002). L’incremento e’ stato dunque del 30%. Piu’ in generale, sempre nello stesso periodo, il numero degli occupati negli istituti di pena e’ cresciuto da 13.704 nel 2001 a 14.348 nel 2001, di cui 12.137 alle dipendenze del Dap e 2.211 di ditte private.


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