Welfare

Indultino, il no di Cusani: “è solo una scorciatoia”

Il portavoce dell'Associazione Liberi punta dritto all'indulto. Con lui Segio: "stanno giocando sulla pelle delle persone".

di Stefano Arduini

Il cosiddetto indultino sarà limitato a uno sconto della pena di soli due anni (la prima proposta parlava invece di tre anni). Lo ha stabilito la commissione Giustizia della Camera con il voto contrario di Cento (Verdi), Pisapia (Rifondazione comunista, indipendente), e Buemi (Sdi). Una decisione che non ha deluso più di tanto Sergio Cusani e Sergio Segio dell’associazio Liberi che ieri durante una manifestazione di fronte al carcere romano di Regina Coeli hanno, sorprendentemente, urlato la loro contrarietà ” ad una misura, come l’indultino, che non risolve l’emergenza delle carceri e rischia di essere solo una scorciatoia di facciata, se non un pastrocchio”. L’ex imputato al processo Enimont, in particolare, afferma che la via maestra deve essere l’indulto “in modo che il sistema carcerario abbia il tempo per rioganizzarsi in maniera strutturale e riesca a realizzare progetti di reinserimento sociale”. Gli fa eco Segio che avverte: “In caso di fallimento della proposta i detenuti non sopporterebbero un’altra delusione dopo quella del Giubileo. L’ondata di disperazione sarebbe micidiale”.


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