Economia

FARMERS MARKETS. Apre a Roma il primo punto vendita

Apertura sperimentale natalizia a Ponte Testaccio, presso gli spazi dell’ex mattatoio

di Redazione

Dopo New York, Los Angeles e molti altri grandi agglomerati urbani mondiali prende il via il primo mercato per l’acquisto diretto dagli agricoltori (il cosiddetto farmer market) della Capitale, con l’offerta di cibi e bevande a chilometri zero, che non devono cioè percorrere grandi distanze con mezzi costosi e inquinanti prima di giungere sulle tavole. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che l’iniziativa sperimentale si svolge in collaborazione con il comune di Roma per tutto il week end prenatalizio a Ponte Testaccio, Largo Giovanni Battista Marzi presso gli spazi dell’ex mattatoio.
 
I diversi tipi di formaggio della campagna romana, l’olio, il vino, legumi, marmellate, miele e verdure fresche e ortaggi sono alcuni dei prodotti offerti dagli imprenditori agricoli della Coldiretti presenti nel mercato.  Se si stima che per Natale ben 8 milioni di italiani faranno acquisti nei mercatini, quelli degli agricoltori hanno un vantaggio in piu’ perché – sostiene la Coldiretti – consentono un rapporto diretto tra chi consuma e chi produce e garantiscono quindi la conoscenza della provenienza, dei metodici di lavorazione e in definitiva di tutte le caratteristiche del prodotto acquistato.

Peraltro i consumi sono quelli che fanno registrare per Natale l’andamento più favorevole con un aumento della spesa dell’1,8 per cento in termini monetari superiore a tutti gli altri beni, fatta eccezione per farmaci e utensili per la casa secondo una analisi di Confcommercio. E il regalo enogastronomico, secondo un sondaggio on line Coldiretti, con quasi 2/3 delle preferenze (64 per cento) è tra gli adulti il regalo più gradito e meno riciclato per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione “fai da te” di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.
 
Secondo una indagine Coldiretti/Swg si va al mercato degli agricoltori perché i prodotti sono soprattutto più genuini oltre che convenienti; si vorrebbe che fosse aperto tutti i giorni; si acquistano soprattutto formaggi, frutta e verdura e salumi; e dopo esserci andati si torna a frequentarli. L’indagine spiega che – sottolinea Coldiretti – l’84 per cento di chi fa acquisti si dichiara soddisfatto mentre i motivi che portano i cittadini nei mercati degli agricoltori sono legati alla genuinità dei prodotti, alla convenienza e al rapporto qualità-prezzo. Da qui il desiderio – continua Coldiretti – espresso da quattro consumatori su dieci che il mercato degli agricoltori sia aperto tutti i giorni, mentre al 53 per cento basta farci acquisti una volta a settimana. La “top five” dei prodotti più acquistati vede in prima posizione il formaggio, seguito da ortaggi, salumi, latte fresco e uova. Ma – evidenzia Coldiretti – nella borsa della spesa finiscono anche frutta, carne, miele, olio, a testimoniare come, in tempi di scandali alimentari e carovita, si avverta l’esigenza di coniugare la ricerca della genuinità e della sicurezza alimentare alla possibilità di fare acquisti al giusto prezzo.
 
In Italia sono oltre cento i mercati degli agricoltori degli agricoltori (individuabili sul sito www.campagnamica.it), negli Usa a distanza di vent’anni dall’apertura dal primo farmers market di Union Square, i mercati degli agricoltori hanno invaso l’intera città di New York e se ne contano ormai una cinquantina in tutti i principali quartieri della grande mela da Manhattan al Bronx, dal Queens a Brooklyn fino allo Staten Island. Il fenomeno – conclude la Coldiretti – ha conquistato gli Stati Uniti, da costa a costa e si è verificato un aumento del 53 per cento negli ultimi dieci anni con ben 4.385 farmers market presenti in tutte le principali città come New York, Los Angeles o San Francisco. Esperienze di successo sono presenti anche in Paesi Europei, dalla Francia all’Inghilterra.
 
Nel 2008 un italiano su due (52%) ha acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita battendo nell’alimentare negozi (-1,3%) ed ipermercati (+1,8%) grazie ad un incremento dell’ 8 per cento del valore delle vendite per un totale stimato in 2,7 miliardi di Euro, secondo il “Rapporto sugli acquisti dei prodotti alimentari direttamente dalle imprese agricole”, realizzato da Coldiretti/Agri2000.


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