Cultura

RELIGIONI. Islam e cristianesimo uniti contro il fanatismo

Lo ribadiscono in una dichiarazione congiunta un cardinale e il capo di un ente islamico

di Gabriella Meroni

Islam e Cristianesimo devono impegnarsi, in particolare nei confronti dei giovani, affinché «non cadano vittime del fanatismo e del radicalismo religiosi» e diventino «costruttori di ponti e operatori di pace». È quanto si legge nel comunicato conclusivo dell’incontro fra il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e The World Islamic Call Society – organizzazione libica con base a Tripoli – svoltosi a Roma tra lunedì e oggi. Il meeting è l’ultimo di una serie di colloqui cominciati a Tripoli nel 1976 e poi tenutisi regolarmente dal 1989. Alla guida della delegazione Vaticana c’era il cardinale Jean Louis Tauran, Presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, per la parte islamica Ibrahim Rabou capo dipartimento dell’organizzazione musulmana. Nel testo diffuso dalla Sala stampa vaticana si ribadisce ancora l’impegno dei leader religiosi a impedire che vi siano violenze fra le diverse confessioni. Ancora i leader religiosi sono chiamati a «promuovere fondamentali valori etici come la giustizia, la solidarietà, la pace, l’armonia sociale e il bene comune dell’intera società specialmente per i bisognosi, i più indifesi, i migranti e gli oppressi».


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