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IRAQ. Bush «non è arrabbiato» col lanciascarpe

Intanto Muntadar al-Zaidi "confessa" e sarà punito

di Gabriella Meroni

Il presidente George Bush «non è arrabbiato» con Muntadar al-Zaidi, il giornalista iracheno che lo scorso 12 dicembre gli ha lanciato le scarpe chiamandolo «cane». Lo ha assicurato la portavoce di Bush, Dana Perino, che nel parapiglia seguito all'”attacco” si è ritrovata con un occhio nero. Intanto il giornalista lanciascarpe è comparso ieri davati al giudice per le indagini preliminari iracheno che si occupa del suo caso, ha «ammesso il fatto», come riferito da un portavoce dell’Alta Corte di Baghdad. E sempre ieri è arrivata la smentita dell’esercito iracheno sulle presunte fratture che al-Zaidi avrebbe riportato in seguito a un pestaggio subito dalle forze dell’ordine che l’hanno arrestato: nessun braccio rotto, nemmeno una costola fratturata e niente emoragie interne, hanno sostenuto i militari, smentendo il fratello dell’arrestato Dargham. Comunque Muntadar dovrà rimanere in carcere ancora per molto: il giudice che si occupa del caso ha infatti fatto sapere che si tratta di un «procedimento complicato» che potrebbe durare mesi e mesi. La portavoce di Bush Dana Perino ha aggiunto che il presidente Bush è «fiducioso» che la giustizia irachena deciderà una «pena appropriata» per l’aggressione subita.

 


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