Sostenibilità

Referendum: ammessi e no

Oltre ai quesiti su lavoro ed elettrodotti, c'erano altre quattro richieste referendarie (ogm, inceneritori, rappresentanza sindacale e scuola private). Tutte bocciate

di Giampaolo Cerri

Non c’è solo l’articolo 18. Ieri la Consulta, oltre ad aver ammesso la consultazione per la servitù degli elettrodotti, ovvero l’obbligo di un proprietario a far installare su un proprio terreno i tralicci dell’alta tensione, ha bocciato quattro quesiti.
È stato bocciato quello sull’attivita’ sindacale nei luoghi di lavoro: abrogazione delle norme che stabiliscono limiti numerici ed esenzioni per i diritti e le tutele previsti dal titolo III dello Statuto dei lavoratori. No anche al quesito sulla sicurezza alimentare: che chiedeva il divieto generalizzato di residui di prodotti tossici negli alimenti. Inammissibile anche il referendum che chiedeva l’esclusione del combustibile derivato da rifiuti dalla categoria dei rifiuti speciali: abrogazione dei poteri ministeriali relativi agli incentivi finanziari per l’ utilizzazione dei rifiuti nella produzione di energia elettrica (il cosiddetto referendum anti-inceneritori).
In materia di scuola, non è stata giudicata ammissibile la richiesta di abrogazione di norme relative a contributi statali e di norme agevolatrici in materia di personale docente.

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