Welfare
MEDICINA. Al via il progetto per la salute della donna
E' finanziato con 2,7 milioni di euro dal ministero del Welfare
di Redazione
Parte il primo progetto nazionale per la ‘medicina al femminile’ che punta a potenziare la ricerca, l’assistenza e la prevenzione ‘in rosa’, tenendo conto delle peculiarità, fino ad oggi trascurate, delle donne di fronte alla malattia e ai rischi per la salute. E’ il progetto “La medicina di genere come obiettivo strategico per la sanita’ pubblica: l’appropriatezza della cura per la tutela della salute della donna”, finanziato con 2,7 milioni di euro dal ministero del Welfare e illustrato oggi a Roma da Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell’Istituto superiore di Sanità, nel corso del III seminario nazionale sulla salute della donna, in corso fino a domani a Roma all’Iss, organizzato in collaborazione con la Societa’ italiana di Farmacologia(Sif).
«Si tratta del primo progetto organico in questo settore – spiega Vella – abbiamo messo insieme le eccellenze impegnate nella medicina del genere in Italia, che si occuperanno di cinque settori specifici, dalle malattie in cui la differenza sessuale ha un peso ai problemi specifici di prevenzione sui luoghi di lavoro». Già da domani, alla fine della ‘due giorni’ romana, ci sarà la prima riunione dei diversi gruppi di lavoro, riferisce Vella.
«Si tratta, per la prima volta, di un’attività’ a tutto campo, multidisciplinare». Il progetto, infatti, integra le conoscenze biomediche sulle malattie metaboliche (diabete, aterosclerosi ecc), sulla medicina del lavoro, sulle reazioni avverse ai farmaci, che sono piu’ frequenti e gravi nella donna, con quelle sociali e economiche per arrivare a programmi di prevenzione e a linee guida ‘genere-mirate’.
Al progetto partecipano anche tre Regioni, di cui due come capofila (Sardegna, Sicilia) e una unita’ della Regione Toscana, l’Ispesl, un’unita’ dell’Agenzia nazionale servizi sanitari regionali (Agenas); l’Istituto Dermatologico San Gallicano-Ifo di Roma, l’Irccs San Raffaele Pisana di Roma, oltre a un consorzio Interuniversitario composto da 8 atenei.
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