Famiglia

AFGHANISTAN. Unicef: «Si faccia qualcosa per i bambini»

Contro i minori nel paese vengono perpetrati gravi crimini

di Redazione

Le Nazioni Unite affermano che, nel corso degli ultimi anni, sono state perpetuate «gravi violazioni» contro i bambini da parte di attori statali e non statali, per questo l’Unicef ha chiesto a tutte le parti in guerra in Afghanistan di considerare i bambini «zone di pace» per proteggerli contro le devastazioni della guerra. L’Unicef riferisce di aver facilitato, negli ultimi anni, il processo di disarmo e di smobilitazione di 7.444 bambini soldato, tuttavia, i bambini vengono ancora reclutati da parte dei talebani insorti e da parte delle forze di sicurezza afgane.

L’Unicef ha stimato che, il 6 novembre 2007, almeno 52 scolari sono stati uccisi in un attacco suicida seguito da una sparatoria indiscriminata nella provincia settentrionale di Baghlan, e, in base a una dichiarazione dell’Unama, il 21 agosto scorso, circa 60 bambini sono stati uccisi quando le forze straniere hanno bombardato un villaggio nella Provincia di Herat, in Afghanistan occidentale. Per intervenire contro le «gravi violazioni» nei confronti dei bambini, come sottolinea il membro dell’Unicef e specialista in child protection, Kristine Peduto, «le Nazioni Unite chiedono al governo dell’Afghanistan di intensificare gli sforzi volti a perseguire tutti i colpevoli di crimini commessi contro bambini, e chiede leggi che criminalizzino il reclutamento di bambini nei conflitti armati».


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