Welfare

SANITA’. Turco, proroga intramoenia grave e contro le legge

Lo ha detto in Commissione Affari sociali della Camera

di Redazione

«Il governo deve applicare la riforma del 2007, approvata all’unanimità dal
Parlamento, invece di varare una nuova proroga per l’avvio della libera
professione dei medici nelle strutture pubbliche». Lo ha detto l’on. Livia
Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, durante il
dibattito in Aula sul decreto sulla spesa sanitaria delle Regioni. «Nell’ambito del diritto alla salute – prosegue Turco – «garantito dalla Costituzione, c’è un cardine che è quello della libertà del medico di esercitare la libera professione che nessuno mette in discussione poiché risponde all’esigenza di professionalità del medico ma anche a un diritto dei cittadini. Il punto è come coniugare questi due diritti. La regolamentazione della libera professione all’interno del Servizio sanitario pubblico, istituito 30 anni fa, costituisce un punto di riferimento fondamentale per la tutela della salute dei cittadini, come previsto anche nella riforma Bindi. Nel corso degli anni si è passati di proroga in proroga per consentire alle Asl di realizzare le strutture necessarie per l’
esercizio della libera attività. La legge 120 del 2007 è un punto di mediazione importante che deve essere attuata integralmente. Il governo deve pretendere che le Regioni utilizzino le risorse destinate alla costruzione degli spazi destinati alla libera professione che deve anche avvenire rispettando le leggi e evitando l’evasione fiscale. Perché non applicare la riforma del 2007 invece di varare una nuova proroga? Perché rinviare al 2012 l’impegno delle Regioni di
costruire gli spazi per l’esercizio della libera professione? La proroga
solo di un anno dovrebbe riguardare solo i progetti già attivati. Il rinvio
di quattro anni è invece una violazione della legge e impedisce l’utilizzo
delle risorse economiche che si somma al taglio pesante agli investimenti e
ai livelli minimi di assistenza».

 

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