Economia

NATALE. Coldiretti: a tavola spesa per 2,7 miliardi

Aumenta la spesa ma si riducono le quantità

di Maurizio Regosa

Si può stimare in 2,7 miliardi di euro il valore dei cibi e delle bevande che saranno consumati a tavola dalle oltre ventitre milioni di famiglie italiane tra il cenone della vigilia e il pranzo di Natale. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che i consumi di cibi e bevande sono quelli che fanno registrare l’andamento piu’ favorevole con un aumento della spesa dell’1,8 in termini monetari superiore a tutti gli altri beni, fatta eccezione per farmaci ed utensili per la casa secondo una analisi di Confcommercio.

A fronte dell’aumento nominale della spesa si riducono tuttavia leggermente le quantità acquistate per effetto – sottolinea la Coldiretti – dell’aumento dei prezzi degli alimentari al consumo in controtendenza con quelli agricoli alla produzione che fanno segnare un deciso calo del 7 per cento ad ottobre secondo i dati Ismea. La situazione generale di difficoltà economica favorisce l’orientamento della spesa verso acquisti utili come gli alimentari con gli italiani che non sembra vogliano rinunciare alla qualità coem dimostra il fatto che nel 2008 cresce dell’8 per cento la percentuale dei cittadini che acquistano regolarmente prodotti a denominazione di origine (sono il 28 per cento) e del 23 per cento di quelli che comperano cibi biologici, i quali però interessano una fetta piu’ ridotta della popolazione (il 16 per cento), secondo l’indagine Coldiretti/Swg. Il consiglio della Coldiretti è quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati poiché garantiscono genuinità, convenienza ed una maggiore originalità rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali.

L’agroalimentare Made in Italy può contare sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 174 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialità tradizionali censite dalle regioni mentre sono 477 – conclude la Coldiretti – i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt) pari ad oltre il 60 per cento della produzione vinicola nazionale.


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