Sostenibilità

Clima, Londra chiama Kyoto

Il governo di Brown approva la prima legge al mondo sui cambiamenti climatici. Su Ecomondo in edicola la prossima settimana con Vita uno speciale dedicato alla sfida del clima

di Elisa Cozzarini

È stata approvata il 26 novembre nel Regno Unito la prima legge al mondo sui Cambiamenti climatici. Entro il 2050 le emissioni nazionali di gas serra dovranno essere ridotte dell’80% rispetto ai livelli del 1990. Si sceglie un target più ambizioso del 60% stabilito nel 2000. I passaggi che porteranno al raggiungimento di questo obiettivo saranno stabiliti e monitorati da un Comitato indipendente per i Cambiamenti climatici.

Lunedì 1 dicembre il Comitato presenterà le raccomandazioni per i primi tre ”budget di carbonio” quinquennali, dal 2008 al 2022. «Siamo orgogliosi di questa legge. Stiamo esaminando in che modo il Regno Unito possa fare la sua parte ”in casa”. Inoltre diamo il nostro deciso sostegno all’obiettivo della Presidenza francese di concludere un accordo Ue sul pacchetto Clima ed Energia del 2020 nel mese di dicembre», ha affermato Ed Miliband, ministro nel governo Brown per l’Energia e i Cambiamenti climatici. Anche il nuovo ministero, istituito a inizio ottobre 2008, è una novità accolta con molto favore dagli ambientalisti nel Regno Unito. È infatti una decisione importante per contribuire allo sviluppo delle rinnovabili. Finora i ministeri dell’Industria e dell’Ambiente hanno lavorato in direzioni opposte: la svolta è che ora energia e clima sono a capo dello stesso ministero.

Il compito di Ed Miliband, fratello minore del titolare degli Esteri David, è stabilire quale energia serve al paese, nel rispetto dell’ambiente. Secondo Gordon Brown, «l’aumento del costo dell’energia a livello globale indica che le politiche per la riduzione della domanda e il modo di produrre energia devono andare di pari passo. Il nuovo Ministero è responsabile del raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla legge sui Cambiamenti climatici. Questi temi sono anche in cima all’agenda diplomatica internazionale, in vista dell’accordo globale sul clima da raggiungere il prossimo anno».

Lord Turner, presidente della Commissione per i Cambiamenti climatici, ha dichiarato che sarà possibile raggiungere l’obiettivo della riduzione dell’80% delle emissioni per la metà del secolo, nonostante l’ampliamento degli aeroporti del Regno Unito, la cui portata dovrebbe triplicare nel 2030 secondo le stesse intenzioni del Governo. Critici gli ambientalisti, con cui si schiera anche Lord Smith of Finsbury, presidente dell’Agenzia nazionale per l’Ambiente. Tra le questioni spinose sul tavolo del nuovo ministro Ed Miliband, c’è anche la decisione se bloccare o meno la costruzione di una nuova centrale a carbone nel Kent, appoggiata dall’ex ministro dell’Industria John Hutton. Già suo fratello David ha affermato che nessuna nuova centrale di questo tipo dovrà nascere nel Regno Unito. Hutton è tra i maggiori sostenitori del nucleare e delle centrali a carbone: il suo trasferimento al ministero della Difesa è un segnale della volontà del Governo di aprire la strada a politiche energetiche e ambientali integrate.

Di questo e di altri temi si parlerà sul prossimo Ecomondo, il mensile di ambiente, energia e risorse realizzato in collaborazione con il WWF, interamente dedicato ai cambiamenti climatici, in edicola con Vita da venerdì prossimo. Si tratterà di un numero speciale, sulla falsariga del calendario dello speciale Calendario Anno del Clima realizzato dall’associazione e consegnato nei giorni scorsi alle massime istituzioni italiane. Nel Calendario, a fianco di spettacolari immagini di natura, sono evidenziate le 30 date cruciali per il clima del 2009, come i vertici mondiali, gli appuntamenti istituzionali e gli anniversari tematici. I prossimi Dodici mesi vedranno un’intensa attività diplomatica con molti appuntamenti di rilievo internazionale che potrebbero cambiare il mondo. Già dal prossimo 1 dicembre ben 192 paesi si riuniranno nel Summit ONU di Poznan (Polonia) per dare concretezza ai  negoziati per  raggiungere un accordo in grado di far fronte ai cambiamenti climatici e decidere così il futuro dell’umanità e del nostro pianeta.  Il WWF invoca per il pianeta un Global Deal sul clima (il nuovo accordo globale dopo il termine del primo periodo di impegni previsti da protocollo di Kyoto) da chiudersi a dicembre 2009: questa è la sfida che il mondo deve cogliere per superare la crisi economica attuale e andare verso un mondo a Carbonio Zero. I cardini del Trattato internazionale sul clima dovranno ruotare attorno a pochi, seppur fondamentali e giganteschi impegni, vale a dire riduzione delle emissioni climalteranti per i paesi industrializzati almeno del 30% entro il 2020; impegno globale di riduzione dei gas a effetto serra dell’80 per cento entro il 2050; finanziamento urgente alle politiche di adattamento nei paesi più vulnerabili; accesso alle tecnologie pulite e sostenibili per le economie in via di sviluppo.

http://generazioneclima.wwf.it

– Il Dossier “Effetto Global Deal” è scaricabile sul sito: http://generazioneclima.wwf.it

– E’ on-air da sabato 22 novembre, negli spazi RAI per il Sociale, il nuovo Spot del WWF “Microonde”, realizzato insieme all’agenzia Y&R con la regia di Luca Lucini. 

– Da oggi tutti possono scaricare il Calendario 2009 ‘Anno del clima’ dal sito www.wwf.it e partecipare alle iniziative legate alle date cruciali sul clima organizzate dal WWF.

 

Foto © Archivio WWF Italia

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