Politica

Non dimentichiamo il Congo

Già oltre 1000 le adesioni raccolte per l'appello di Vita alle massime istituzioni nazionali ed europee, affinché non venga ignorata la crisi del Nord Kivu

di Redazione

Abitare una terra ricca e morire… a causa delle sue ricchezze. Straziante cupidigia». È uno dei tantissimi messaggi arrivati alla redazione di Vita a sostegno dell’appello “Non si può stare a guardare”, che il nostro settimanale ha rivolto alle massime istituzioni europee e nazionali affinché la crisi in atto nella Repubblica democratica del Congo non venga ignorata. Nel Paese africano, in particolare nella zona del Nord Kivu, si sta consumando una tragedia umanitaria che rischia di trasformarsi in una nuova ecatombe, simile a quella quella che esplose il 2 agosto 1998 e che in dieci anni ha causato oltre 3,5 milioni di morti. «La comunità internazionale deve fare di tutto perché questo non accada di nuovo» ha detto a Vita Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo. «C’è una missione di peacekeeping dell’Onu in Congo, la più importante dispiegata ad oggi in un singolo Paese. La linea dell’Unione europea è che questa missione sia sostenuta e rafforzata. Il 22 dicembre il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha deciso di  estendere di un anno la missione dei caschi blu della Monuc, fino a tutto il 2009. Ma sono in molti a chiedersi se questo basterà a fermare il conflitto.

A dimostrare che la guerra per le risorse che si sta combattendo in Congo non lascia indifferente l’opinione pubblica sono le oltre mille adesioni all’appello di Vita arrivate in pochi giorni alla nostra redazione. Le mille firme raggiunte sono firme pesanti, di leader della società civile e anche della politica. Insistiamo e, come suggeriscono i nostri lettori, oltre a svegliare i governi di Italia e Europa, diamo un aiuto concreto a chi in Nord Kivu è impegnato in progetti di aiuto.

Ecco alcuni dei tanti messaggi arrivati in redazione

Grazie per l’informazione che state dando. Continuiamo i nostri sforzi affinché un nuovo Rwanda non riappaia sulla faccia di questa amata Terra.
Andrea Dei

Sono tornata sette giorni fa da quelle zone che in questo momento sono martoriate dalla guerra nella Rdc, e ciò che ho visto è qualcosa di disumano. Tenete alta la mobilitazione perché è una vergogna.
A. Di Pasquale, Veterinari senza Frontiere

Un disastro umanitario come quello del Congo non può lasciarci indifferenti! Come sempre in questi casi si lascia che le popolazioni povere del mondo si distruggano due volte: la prima perché, con la scusa di motivazioni razziali o religiose, muoiono adulti e bambini, la seconda perché questi disperati pagano le armi, che l’Occidente fornisce loro, con risorse che sarebbero meglio utilizzate per organizzare la loro vita produttiva. Facciamo in modo che questo non accada più!  
Giuseppe Nunziato Belcastro, presidente Federazione Internazionale Mediterraneo & Ambiente

Pace per le mie lontane radici.
Julia Alimasi

Il Movimento Cristiano Lavoratori condivide e aderisce ben volentieri all’appello lanciato da Vita sull “Emergenza Congo”.
Proprio in Congo, nel quartiere di Mbudi a Kinshasa, l’Mcl finanzierà un progetto per la ristrutturazione di una scuola elementare con i contributi del 5 per mille.  
Carlo Costalli, presidente Mcl

Insieme ad alcuni amici avremmo l’intenzione di promuovere incontri-testimonianza nel nostro territorio, al fine di sensibilizzare le istituzioni e la popolazione che riusciremo ad avvicinare, su ciò che accade ora. È grave ciò che sta accadendo in Congo, come lo è che venga fatto passare come una guerra etnica, attraverso le poche informazioni che lasciano passare la maggior parte dei mass media, ma che in realtà nasconde ben altri fini. Ringrazio per il lavoro che state facendo.
Massimiliano Carpi – Modena

La nostra associazione accoglie rifugiati politici, molti provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo, sono tutti preoccupati per le loro famiglie lasciate nel Paese di origine. La televisione non passa molte informazioni su quello che sta accadendo, ben vengano queste iniziative!
Associazione La Grangia di Monluè (MI)

 

Per chi volesse sostenere l’iniziativa è sufficiente inviare una mail all’indirizzo:vita@vita.it, specificando nell’oggetto “Appello Congo”

 

Questo il testo integrale dell’appello con le prime adesioni:

All’attenzione di

José Manuel Barroso
Président de la Commission européenne
1049 Bruxelles, Belgique

Silvio Berlusconi
Presidente del Consiglio
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 Roma – Italy

Mario Mauro
Vicepresidente Parlamento Europeo
Via Traù, 2
20159 Milano

Lamberto Dini
Presidente
Commissione Affari esteri del Senato
Pza Madama, 2
00186 Roma

Stefano Stefani
Presidente
Commissione Affari Esteri della Camera
Pza Montecitorio
00186 Roma


La situazione sta drammaticamente precipitando nella Repubblica Democratica del Congo e la comunità internazionale sembra essere una volta di più impotente di fronte alle devastazioni perpetrate dagli opposti schieramenti. Testimonianze concordi raccolte sul campo segnalano la presenza di soldati regolari dell’Angola e dello Zimbabwe al fianco delle truppe governative nella regione orientale del Nord Kivu. Analoghe informazioni, provenienti dalla società civile, indicano la presenza di soldati ruandesi al fianco dei ribelli, che continuano inesorabilmente ad avanzare. Dunque non si tratta più di una “guerra civile” avendo ormai la crisi armata acquisito una dimensione panafricana; uno scenario che fa sembrare possibile una riedizione della seconda guerra congolese esplosa, dieci anni fa, il 2 agosto del 1998. Come hanno detto i vescovi cattolici congolesi è in atto un genocidio silenzioso, messo in atto con crudeltà inaudita. Secondo i presuli, la violenza fa parte di un piano di spartizione del Paese e delle sue straordinarie risorse minerarie.
Davanti a questa nuova guerra devastante non si può restare con le mani in mano, pensando che non ci riguardi.
Questa guerra ci riguarda, e ci riguarda molto da vicino, per tre buoni motivi.

1.In Congo ci sono decine di cooperatori, missionari e volontari italiani. Persone che hanno scelto un difficile e coraggioso percorso personale, nel segno della civiltà (cioè di quella civiltà di cui il mondo ricco spesso si fa vanto ma che così raramente mette in opera). Ci fossero delle forze armate di “pace”, ci sarebbe un’altra attenzione e ben altra “preoccupazione politica”. I cooperanti vanno ascoltati, aiutati nel loro lavoro, difesi e sostenuti perché sostenendo loro si sostengono prospettive di sviluppo equo per le popolazioni.

2.Da situazioni come quelle che sta vivendo il Congo si generano quei flussi migratori della disperazione che tanto vengono guardati con timore qui da noi. Non c’è bisogno di paternalismo ma semplicemente di un’intelligenza capace di guardare la realtà, per capire che nessuna frontiera può reggere l’urto di una disperazione senza soluzioni. Proprio quella che un intero popolo, quello del nord Kivu sta sperimentando in queste settimane.

3.Non possiamo negare che l’Africa sia quello che è stato il Medioriente nel secolo scorso. E’ il continente che custodisce enormi riserve di materie prime di cui il mondo ricco ha sempre più bisogno. Certamente, alla radice di questa guerra c’è proprio la questione del controllo di questo tesoro e le varie parti in gioco sembrano agire come longa manu di interessi lontani. Occidentali e orientali.

Per questo pensiamo sia scandaloso e inaccettabile restare in silenzio. Il disastro umanitario che si sta consumando in Congo ci riguarda. Il diritto ad esistere di quel popolo è una cosa che dipende anche dalla capacità di iniziativa politica e morale del nostro paese, della società civile e di chi sta al governo in Italia e in Europa. L’indifferenza non è ammessa. Perché è collusione.



PRIMI FIRMATARI

La società civile


Paolo Pobbiati – Presidente Amnesty International

Sergio Marelli – Presidente Associazione Ong Italiane

Riccardo Moro – Direttore Fondazione Giustizia E Solidarietà

Chiara Castellani – Volontaria A Kimbau (R.D.Congo)

Renato Kizito Sesana – Missionario Comboniano

Giulio Albanese – Missionario Comboniano Editorialista

Franco Moretti – Direttore Nigrizia

Arturo Alberti – Presidente Avsi

Enzo Venini – Presidente Wwf Italia

Valerio Neri – Direttore Generale Save The Children Italia

Fabio Pipinato – Direttore Unimondo

Franco Colizzi – Presidente Aifo

Massimo Zortea Presidente Vis

Flavio Lotti – Presidente Tavola Della Pace

Goffredo Modena – Fondazione Aiutare I Bambini

Nicoletta Dentico – Mani Tese

Paolo Branca – Università Cattolica Milano

Gerolamo Fazzini – Direttore Editoriale Mondo E Missione – Pime

Marian Ismail – Associazione Donne In Rete Per Lo Sviluppo E La Pace

Mariateresa Ratti – Centro Comunicazione combonifem Verona

Silvia Pochettino – Direttrice Volontari Per Lo Sviluppo

Claudio Maggioni – Presidente Cuore Fratello

Francesco Cavalli – Associazione Ilaria Alpi E Come Coordinamento Enti Locali Per La Pace E I Diritti Umani

Angelo Locatelli – Presidente Acra

Nino Sergi – Segretario Generale Intersos

Don Matteo Zuppi – assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio





I politici


Savino Pezzotta (Senatore Udc)

Enrico Pianetta (Senatore Pdl)

Jean-Leonard Touadi’ (Deputato Pd)

Pier Ferdidinando Casini (Deputato Udc)

Giovanna Melandri (Deputata Pd)

Maurizio Lupi (Vicepresidente Camera Pdl)

Antonio Mazzocchi (Deputato Pdl )

Maurizio Bernardo (Deputato Pdl )

Marco Malgaro (Deputato Pd)

Giovanni Battista Bachelet (Deputato Pd)

Marianna Madia ( Deputata Pd )

Letizia De Torre (Deputata Pd)

Ludovico Vico (Deputato Pd)

Alessandra Siragusa (Deputata Pd)

Luciano Pizzetti (Deputato Pd)

Lorenzo Ria (Deputato Pd)

Mauro Libè (Senatore Udc)

Raffaello Vignali (Deputato Pdl )

Antonio Misiani (Deputato Pd)

Ivano Strizzalo (Deputato Pd )

Giovanelli Oriano (Deputato Pd )

Gian Luca Galletti (Deputato Udc )

Luciano Ciocchetti (Deputato Udc )

Paola Binetti (Senatrice Pd)

Gino Bucchino (Deputato Pd)

Giuseppe Ruvolo ( Deputato Udc)

Stefano Graziano (Deputato Pd)

Anna Paola Concia (Deputata Pd)

Anna Teresa Formisano (Deputata Udc)

Leoluca Orlando (Deputato Idv)

Giovanni Sanga (Deputato Pd)

Laura Froner (Deputata Pd )

Luisa Capitanio Santolini (Deputata Udc)

Salvatore Piccolo (Deputato Pd)

Giuseppe Giulietti (Deputato Idv)

Calogero Mannino (Senatore Udc)

Andrea Lulli (Deputato Pd)

Enrico Farinone (Deputato Pd)

Olga D’Antona (Deputata Pd)

David Favìa (Deputato Idv)

Renato Farina (Deputato Pdl)

Teresio Delfino (Deputato Udc)

Pierluigi Castagnetti (Deputato Pd)

Gianni De Michelis – Presidente Ipalmo Istituto Per Le Relazioni Tra L’Italia E I Paesi Dell’Africa, America Latina, medio Ed Estremo Oriente

Ermete Realacci (Deputato Pd)

Roberto Rao (Deputato Udc)

Francesco Nucara (Segretario Pri)

Pino Pisicchio (Deputato Idv)

Federica Mogherini (Deputato Pd)

Donata Lenzi (Deputato Pd)

 

 


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