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Darzo, la capitalebtrentina dell’oro bianco

di Gabriele Desiderio

I l paesino montano di Darzo deve essere sicuramente ricordato per la sua industria mineraria. Nel 1895 Giacomo Corna Pellegrini, originario di Agnosie, nella vicina provincia di Brescia, perlustrando le montagne del basso Chiese trovò una miniera di “oro bianco”, contribuendo allo sviluppo economico della zona. Attraverso la caratteristica “Strada delle miniere” è ancora oggi possibile ripercorrere il lavoro che ha costituito l’unica fonte di vita per le popolazioni locali per gran parte del Novecento. Da vedere poi la chiesa di San Michele, in stile romanico del XIV secolo, con un’unica navata rettangolare.

SAPORI: Da non perdere i marroni di Darzo, che si distinguono dalla castagne per la qualità della polpa, a grana fine e di gusto molto dolce. Oltre che bolliti e per preparare le caldarroste, sono ottimi negli antipasti, per le zuppe, i tortelli, per i secondi piatti e, ovviamente, nei dolci. Da ricordare anche la farina di marroni, usata per il pane di montagna e per cucinare gustose frittelle accompagnate dal miele.


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