Mondo

VOLONTARIATO. Quale rapporto con gli enti pubblici?

Se ne discute venerdì a Verona per iniziativa del Csv

di Gabriella Meroni

Possono sembrare due realtà lontane, eppure stanno compiendo un progressivo processo di avvicinamento. Si tratta del mondo del volontariato e quello del pubblico servizio. Ad analizzare le caratteristiche, le peculiarità e l’efficacia di questo rapporto, che si traduce in migliori servizi alla società e più attinenti alle esigenze specifiche del territorio, è il convegno, organizzato dalla Federazione del Volontariato provinciale ente gestore del CSV – Centro Servizio per il Volontariato, “Il volontariato rende attiva la sussidiarietà – Un percorso di partecipazione attiva alla realizzazione del bene comune”, che si terrà venerdì 28 novembre.

Organizzazioni di Volontariato e pubbliche amministrazioni; due mondi apparentemente diversi ma nella realtà legati in modo indissolubile. Da un lato il terzo settore, capace di comprendere le specificità di ciascuna realtà del territorio, nella profondità dei singoli contesti, grazie alle sue attività fatte di relazioni e contatti umani che gli permettono di arrivare dove le pubbliche amministrazioni per loro natura non possono, ma senza il cui appoggio difficilmente riuscirebbero a  operare. Dall’altro il pubblico servizio che è chiamato ad amministrare la gestione dei servizi sociali e che meglio può riuscire a rispondere ai bisogni del “bene comune” se disposto a  fare tesoro del prezioso lavoro operato dalla cittadinanza attiva.

E’ dunque in atto un processo che mira, in modo sussidiario, a far concorrere le organizzazioni di volontariato a programmare e a valutare le politiche sociali in pari dignità con le istituzioni pubbliche, cui spetta invece la responsabilità primaria della risposta ai diritti delle persone. Un processo in continua evoluzione, non scontato, che porta verso un impegno civico per favorire la crescita del sistema democratico e il benessere sociale. In quest’ottica, quindi, “complementarietà” e “mutua collaborazione” diventano due concetti fondamentali nel rapporto tra volontariato e pubblici servizi.

Per fare del bene, ma soprattutto per farlo bene, insomma, il principio di sussidiarietà tra OdV e amministrazioni pubbliche è un cardine non solo importante ma addirittura fondamentale. E il CSV, Centro Servizio per il Volontariato, gestito dalla Federazione del Volontariato provinciale, si propone di analizzarlo e promuoverlo durante il convegno “Il volontariato rende attiva la sussidiarietà – Un percorso di partecipazione attiva alla realizzazione del bene comune”, che si terrà venerdì 28 novembre 2008, dalle 9.30 alle 12.30, al Centro Carraro di lungadige Attiraglio, 45.

Obiettivo della mattinata di lavori, aperta ai volontari delle associazioni e a tutti gli interessati, è quindi quello di proporre una riflessione e un confronto, di ampio respiro, sulla praticabilità della sussidiarietà orizzontale e della partecipazione attiva del volontariato alla realizzazione del “bene comune”. Nel contempo offre l’opportunità di presentare l’esito del lavoro svolto attraverso una rassegna di elementi conoscitivi propri delle organizzazioni di volontariato del territorio. E che si traducono, nello specifico, nell’analisi dei servizi offerti, in un processo di auto valutazione attraverso il quale le associazioni determinano il loro grado di efficacia. Inoltre, nella capacità di proporsi come interlocutori affidabili nei rapporti con le istituzioni locali per la programmazione e gestione dei servizi sociali.

“È importante sviluppare progetti per sostenere la sussidiarietà e migliorare i rapporti tra pubbliche amministrazioni e associazioni: un impegno portato avanti negli ultimi anni dalla Federazione del Volontariato provinciale, ente gestore del CSV”, spiega Elisabetta Bonagiunti che ne è presidente. Il convegno rientra infatti in un progetto più ampio, su cui è impegnata la Federazione attraverso il CSV; “Il volontariato risorsa del territorio”, finanziato dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Veneto. Il CSV, contribuisce attivamente alla crescita delle competenze delle organizzazioni di volontariato, attraverso vari progetti che prendono in considerazione anche altri ambiti del terzo settore. In particolare, negli ultimi due anni, ha sviluppato progetti a sostegno della sussidiarietà orizzontale e ha lavorato al miglioramento dei rapporti tra pubbliche amministrazioni e associazioni. Il lavoro svolto ha coinvolto numerose associazioni, sia nei percorsi formativi che nell’apprendimento e scambio di buone prassi attraverso project work e laboratori. 

PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Venerdì 28, a parlare di volontariato e sussidiarietà ci saranno diversi protagonisti del sociale che operano nel territorio, nel Veneto, ma anche a livello nazionale. Relatore d’eccezione sarà il Vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti che parlerà di “Etica del volontariato e la Carta dei valori”. La mattinata di lavori sarà aperta dalla presidente CSV Elisabetta Bonagiunti che introdurrà  i lavori presentando l’impegno del CSV di Verona nel sostegno alla partecipazione attiva dei volontari. A seguire, parleranno Stefania Zerbato, docente presso l’Università di Verona, di “Il volontariato risorsa del territorio: i tratti distintivi”, Renato Frisanco, della Fondazione Italiana per il Volontariato, tratterà il tema de “Il ruolo della società civile e gli strumenti di partecipazione attiva”, infine Stefania Strano, Responsabile dell’Ufficio volontariato e promozione sociale della Regione Veneto, spiegherà “Le politiche sociali e il volontariato nella sussidiarietà orizzontale – Il ruolo delle istituzioni nei processi di partecipazione e crescita del volontariato”.

La partecipazione è libera e gratuita. Tuttavia, per motivi organizzativi, si prega di comunicare la propria adesione entro il 24 novembre: la scheda di iscrizione è disponibile al sito www.csv.verona.it


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