Formazione

Primi piani e riti ancestrali, c’è clic e clic

Suggerimenti per fare le foto come vorreste

di Enrico Mascheroni

Enrico Mascheroni è un fotoreporter esperto che, in alcuni corsi tenuti recentemente a Milano, ha lanciato il tema della fotografia etica, che si pone in rapporto cioè con le cose, i luoghi e soprattutto le persone che vuol riprodurre. Su Tierra, Mascheroni risponde alle richieste di consiglio o di chiarimento dei lettori. Domande e quesiti a sfondo sociale ma non solo. Riprendere momenti di vita di un villaggio del Sud del mondo, ritrarre uomini, eventi, situazioni, pone infatti problemi etici ma anche tecnici. Anche in questo numero, il fotografo di lungo corso offre puntualmente indicazioni su come puntare l?obiettivo, per ricavarne un risultato apprezzabile. Ritratto, tutti i trucchi Ci dai qualche consiglio su come inquadrare una persona per realizzare un ritratto? Come è possibile evitare l?effetto fototessera? Come va dosata la luce? Mariagrazia, Firenze Per diventare un buon ritrattista sono necessarie attenzione, conoscenza delle tecniche di illuminazione e soprattutto la capacità di creare un rapporto di ?complicità? con il soggetto. Il ritratto è in un certo senso una biografia visiva, un?interpretazione del carattere di un soggetto. Capire il soggetto, metterlo a suo agio, conversare, di solito permette di alleggerire il disagio iniziale. Evitare di costringere o forzare un posa fotografica. Questo vale soprattutto con i bambini. Solo quando il soggetto si sentirà a suo agio potrete iniziare a pensare al ritratto senza fare troppa economia di pellicola. L?abilità sta nel cogliere l?attimo in cui il volto acquista intensità espressiva. Ricordatevi anche di controllare lo sfondo, che non deve contenere elementi di disturbo: scritte, cartelli stradali, elementi non legati all?immagine. La tonalità dello sfondo è importante: non deve essere uguale al colore dei capelli o dei vestiti del soggetto, l?immagine finirebbe per essere troppo omogenea e monocromatica. Molta importanza ha l?illuminazione. Portare un soggetto vicino alla luce di una finestra lascia spesso metà del viso in ombra e sottolinea l?espressività degli occhi. Per il ritratto in controluce, i più smaliziati possono usare un piccolo lampo flash per rischiarare appena il soggetto; in mancanza del flash, si può usare un pannello bianco (polistirolo) per riflettere la luce diretta sul viso. Il risultato è affascinante e morbido. L?uso totale del flash è sconsigliabile per i ritratti: ne uscirebbero piatti e senza anima. L?obiettivo rispetti la danza tribale Viaggiando si incontrano spesso cerimonie tipiche di una determinata cultura o tradizione religiosa. Come riportare a casa una foto efficace, senza violare qualcosa che riguarda in modo così intimo l?identità di un popolo? Francesco, Roma Feste, danze tribali, riti ancestrali sono quanto di più eccitante un fotografo possa incontrare nei suoi viaggi. Queste cerimonie sono molto importanti per chi le pratica. Tradizione e sacralità rischiano di venire banalizzate da persone di culture differenti, che a volte si muovono impacciate intorno a questi riti, o peggio, forsennate nell?ansia di fare foto. Osservare la festa, le danze, aiuta a capire ?prima? cosa fotografare e soprattutto quando è il momento giusto per scattare. Ma le danze spesso sono rapide e fermare il movimento non è sempre semplice. Se disponiamo di una buona luce diurna possiamo ?congelare? il movimento usando dei tempi rapidi: 1/250 di secondo è senz?altro sufficiente. Con il flash, scattando con tempi ?normali? (di 1/60 – 1/ 125 di secondo) avremo una foto ?fermata? nell?attimo dello scatto. Se invece usiamo il flash con dei tempi più lunghi (1/15, 1/8 o più) oltre al soggetto ?bloccato? dal lampo avremo una componente di mosso. Questa tecnica è denominata ?open flash?.


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