R.D.CONGO. Ban Ki-Moon: tutte le parti violano i diritti umani

Gravi abusi dei diritti umani sono stati commessi da tutte le parti coinvolte nella grave crisi nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Questo quanto denunciato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, secondo il quale sia le forze del governo sia i ribelli che rispondono agli ordini del generale Laurent Nkunda hanno compiuto esecuzioni arbitrarie, uccisioni di massa, stupri e torture. Il rapporto riguarda i mesi compresi tra luglio e novembre. Nelle sue 28 pagine scritte per il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Ban ha definito «motivo di grave preoccupazione» la situazione dei diritti umani nella Repubblica democatica del Congo. Elementi dell’esercito congolese e della polizia nazionale – riferisce – «si sono resi responsabili di un gran numero di violazioni dei diritti umani durante il periodo in esame, tra cui esecuzioni arbitrarie, stupri, torture, e trattamenti crudeli, disumani e degradanti».

I ribelli, tra cui il CNDP (Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo) del generale tutsi Nkunda e la milizia Hutu ruandese del FDLR – vengono accusati di commettere impunemente «gravi abusi dei diritti umani». Tra questi, «uccisioni di massa, torture, sequestri, reclutamenti forzati di bambini, distruzione di campi profughi, lavori forzati, violenze sessuali», si legge nel rapporto. Il documento punta il dito anche contro i servizi di intelligence nazionale civile e militare, accusati di compiere arresti arbitrari, seguiti da «torture ed estorsioni». Funzionari del governo e politici hanno infine minacciato ed arrestato i giornalisti e responsabili di campagne per i diritti umani. Nel frattempo l’inviato speciale di Ban, l’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo ha esortato il presidente congolese Laurent Kabila a parlare con il generale Nkunda per evitare un peggioramento della situazione.