Mondo

Polemiche sui single

Giovanardi e Mussolini si sono scontrati sull'annuncio di una proposta di legge della Mussolini

di Benedetta Verrini

Botta e risposta al vertice sulle adozioni ai single tra Carlo Giovanardi, presidente della Commissione Adozioni Internazionali e Alessandra Mussolini, presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia. Al centro della discussione l’annuncio della Mussolini, proprio nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata sull’infanzia di venerdì scorso, di una prossima proposta di legge che apra la possibilità di adottare ai single. ”Entro fine novembre -ha annunciato Mussolini- presentero’ una Pdl sulle adozioni per ridurre i tempi e che consentira’ l’adozione, cosi’ come accade gia’ per l’affido, anche i single”.

La presidente l’ha anche illustrata, indicando tre ragioni fondamentali: ”Innanzitutto rendere possibile un’adozione responsabile da parte di persone che sono benestanti e possono adottare bambini piu’ grandi, togliendoli cosi’ dagli istituti”. Altro punto, ha proseguito Mussolini, e’ la previsione ”dell’ascolto e del consenso dei minori, anche sotto i 14 anni, che ora non e’ consentito”.

Infine una bella bordata anche al sistema degli enti regolato dalla Cai: ”La riduzione di tutti i tempi e la trasparenza massima per quanto riguarda le adozioni internazionali, rivedendo tutti gli enti autorizzati: sono 74. Sono troppi, alcuni -ha sottolineato- fanno solo un’adozione l’anno. Questo non deve essere consentito”.

Pronta e decisamente secca la risposta del sottosegretario alla famiglia Giovanardi, che presiede la Cai e il sistema delle adozioni internazionali:
“Il Governo è contrario alla proposta di legge annunciata dall’onorevole Alessandra Mussolini per estendere ai single la possibilità di adottare”.
“Nel nostro Paese – ha proseguito Giovanardi – sono migliaia le coppie regolarmente sposate, già ritenute idonee ad adottare, che non riescono a realizzare il loro progetto in tempi ragionevolmente brevi perchè il numero dei bambini ‘adottabili’, in Italia o nei Paesi stranieri, è di gran lunga inferiore rispetto alle richieste”.
“In pratica – ha concluso Giovanardi – l’idea dell’onorevole Mussolini, a parte le insuperabili obiezioni di molti paesi stranieri che giustamente pretendono una famiglia regolare per i loro bambini, si tradurrebbe in un inutile allungamento della fila o, peggio ancora, in una maggiore disperazione per tutte quelle coppie sposate che si vedessero scavalcate da coppie di fatto o da single”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.