Welfare

R.D.CONGO. Medici senza frontiere apre un sito

L'organizzazione che opera in Congo ha deciso di aprire una finestra online di attenzione alla crisi

di Redazione

In queste settimane è stata una delle poche organizzazioni umanitarie presenti nelle aree di conflitto del Nord Kivu. Ora Medici senza frontiere ha deciso di aprire una finestra online sulla crisi nella regione orientale della Repubblica democratica del Congo. Il sito internet Condizione Critica (in italiano, inglese, francese, olandese, tedesco, spagnolo) presenta un video con i testimoni diretti di quanto sta accadendo nel Paese. Voci, sguardi, paure e speranze della popolazione avvicinano questo conflitto lontano alla vita di tutti noi.

«Forse non tutti sanno che Medici senza frontiere è stata fondata da un gruppo di medici e di giornalisti» dice a Vita la presidente di Msf Italia Raffaella Ravinetto. «L’azione che facciamo sul terreno, negli ospedali del nord Kivu e nei villaggi con le nostre cliniche mobili si completa con la denuncia di quanto sta accadendo in questo Paese»

 “Condizione: critica” racconta le storie personali di coloro che lottano per sopravvivere in una zona diventata la linea del fronte di un conflitto che va avanti da anni e che si è intensificato dalla fine di agosto.

«Attraverso testimonianze personali, foto e video, il sito intende supportare la popolazione del Kivu perché la sua voce venga ascoltata» si legge nel comunicato di Msf. «E’ uno strumento perché loro stessi parlino della propria vita e delle lotta per sopravvivere in questa dura situazione. Se la crisi continua, il sito web andrà avanti per un anno, offrendo informazioni aggiornate e altri materiali, con l’obiettivo di mantenere la crisi sotto i riflettori internazionali».

MSF lavora nel Nord e nel Sud Kivu dal 1992 e nel resto della RDC dal 1981. I team medici effettuano interventi di chirurgia di emergenza, trattano ferite d’arma da fuoco e bruciature; utilizzano cliniche mobili per raggiungere coloro che fuggono verso zone più lontane e sicure; garantiscono assistenza sanitaria negli ospedali e nei centri di salute; rispondono ad epidemie come il colera; forniscono assistenza medica alle vittime di violenza sessuale e assistenza psicologica per coloro che hanno subito traumi.  

Msf sta incrementando la sua risposta all’emergenza nella regione per fare fronte al deteriorarsi della situazione. Attualmente lavora a Goma e in altri parti del Nord e Sud Kivu, come Rutshuru, Kibati, Kirotshe, Kiwanja, Buhimba, Masisi, Kitchanga, Mweso, Nyanzale, Kayna, Bukavu, Minova e Kalonge.

MSF è molto preoccupata per il flusso di persone ancora in movimento, in continua fuga dai combattimenti. Molti degli sfollati e dei residenti continuano ad avere urgente bisogno di cibo, acqua potabile, assistenza sanitaria e anche di materiali quali coperte, kit igienici e materiali per ripararsi.

Inoltre, si registrano casi di colera in sempre più zone. I recenti scontri hanno portato ad un aumento nel numero di pazienti colpiti dal colera. I fattori di rischio includono la scarsa igiene, la mancanza d’acqua potabile, il movimento costante di popolazione e il sovraffollamento nei campi per sfollati.

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