Formazione

Scommessa vinta, il rischio è la moda

Quattro domande a 11 esperti a cura di Ida Cappiello

di Francesco Maggio

  1. Quali sono stati secondo lei i principali cambiamenti intervenuti nel corso dell?ultimo anno sul fronte della finanza socialmente responsabile?
  2. La trasparenza nei mercati finanziari viene considerata ormai da molti (almeno in teoria) un fattore strategico di successo imprescindibile. Ma, a suo avviso, quanta reale consapevolezza ne hanno gli operatori?
  3. Finora la crescita della finanza socially responsible è stata soprattutto frutto dell?aumento dell?offerta di prodotti finanziari etici. Di cosa c?è bisogno affinché cresca anche la domanda di questi prodotti?
  4. E&F compie un anno. Cosa si aspetta dall?inserto per il prossimo futuro?

Nell?anno dell?11 settembre e del caso Enron, tutti sentono il bisogno di essere più etici. Un trend generale che non poteva non riguardare anche il mondo della finanza. Ma quali di questi cambiamenti emotivi sono anche strutturali? Una domanda che diventa decisiva nel mondo della finanza, scosso da una crisi di fiducia e di risultati. Che ruolo può avere in questo contesto la finanza socialmente responsabile? Le risposte di 11 esperti:

  1. Marco Vitale
  2. Davide Bulgarelli
  3. Paolo Catalfamo
  4. Giorgio Fiorentini
  5. Fabio Gnecco
  6. Simona Merzagora
  7. Matteo Bartolomeo
  8. Marco Onado
  9. Silvia Bareggi
  10. Marco Palacino
  11. Felice Scalvini

Marco Vitale
presidente Aifi

  1. Nel corso dell?ultimo anno ho colto, da un lato, un maggiore interessamento per questo comparto della finanza, dall?altro, però, ho percepito anche un pericoloso ?effetto moda?.
  2. La trasparenza, sin dagli anni 20 e soprattutto negli Stati Uniti è sempre stato un fattore premiante per le imprese. Di recente, però, c?è stato un crollo verticale. La consapevolezza degli operatori circa l?importanza della trasparenza quindi c?è, ma è a mio avviso in calo.
  3. Ci vogliono due cose: va tamponato il pericolo dell?effetto moda e bisogna fare una grande opera di divulgazione sui temi del socially responsible investing.
  4. Mi auguro che E&F sia sempre più ricco di dati, parametri, tabelle, servizi, fatti, esposti in modo sistematico così da facilitare la comprensione di un fenomeno variegato come quello della finanza etica.

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Davide Bulgarelli
resp. gestioni patrimoniali
Banca Cortal

  1. Uno dei cambiamenti più importanti intervenuti sul fronte della finanza sostenibile è stato il passaggio da una percezione dell?etica nella finanza come strumento di marketing a quella di fattore strategico reale nelle politiche di gestione.
  2. La trasparenza viene ancora interpretata come qualcosa che attiene alla gestione e non ai comportamenti.
  3. Bisognerebbe che la trasparenza non fosse qualcosa di sussidiario che riguarda solo determinati prodotti ma, al contrario, che contagiasse tutto lo stile di gestione di una casa di investimento.
  4. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto sulle pagine di Etica & finanza. Mi piacerebbe che col tempo aumentassero le pagine.

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Paolo Catalfamo
amministratore delegato di
Investar

  1. Credo che una delle principali novità sia stata l?attenzione riservata dai media e dal mercato al settore.
  2. Gli operatori cominciano ad avere un po? più di consapevolezza circa l?importanza della trasparenza. I risparmiatori poco o nulla. Manca ancora un focus sui loro diritti fondamentali e su quelli dei piccoli azionisti. Così come siamo ancora lontani anni luce in fatto di trasparenza delle remunerazioni dei manager.
  3. C?è bisogno, da un lato, di una più qualificata informazione; dall?altro che cresca il numero di aziende quotate in Borsa.
  4. Mi auguro che E&F si concentri sempre di più sull?economia reale, che dia il suo contributo affinché la finanza abbia sempre di più un impatto positivo sulla qualità della vita.

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Giorgio Fiorentini
professore
associato
all?Università Bocconi

  1. Si è passati dal fondo a devoluzione al fondo responsabile, cioè selettivo, che opera con criteri pragmatici e non ideologici, il che mi sembra un grosso passo avanti. Però, dobbiamo stare attenti perché siamo in una fase delicata: la finanza etica prima era meritoria, adesso è di moda, in futuro, o diventerà un vero mercato o declinerà.
  2. Credo che la diffusione dei codici di comportamento settoriali, anche se inizialmente non sono messi in pratica, servirà in futuro da riferimento per valutare la trasparenza.
  3. Se i fondi pensione decolleranno, potranno giocare un ruolo fondamentale di volano per la finanza socialmente responsabile.
  4. Sarebbe utile un monitoraggio dei risultati sociali delle imprese più importanti, magari un premio alla miglior iniziativa di cause related marketing.

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Fabio Gnecco
responsabile asset allocation Banca Profilo

  1. Sicuramente è in corso un boom di offerta di fondi etici. Qualche volta però le case d?investimento li propongono senza spiegare come pensano di gestirli.
  2. Purtroppo succede ancora che il fondo d?investimento nasconda al cliente certi costi, oppure non spieghi chiaramente che un fondo azionario è un prodotto che comporta un rischio.
  3. La domanda istituzionale potrebbe essere stimolata con normative specifiche o incentivi pubblici; per la domanda privata il discorso è più difficile, e presuppone un?impostazione di marketing attivo da parte delle banche verso la clientela che oggi ancora non esiste.
  4. Vorrei un lavoro di analisi delle differenze tra diversi ?marchi?, che ne evidenziasse i punti di forza e di debolezza. l?hanno realizzato una sola volta, a titolo sperimentale.

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Simona Merzagora
Fondo Ing Sustainable Growth

  1. Sicuramente un aumento, quasi un boom, dell?offerta di fondi etici: molti gruppi internazionali puntano sull?Italia perché il mercato internazionale comincia a essere maturo.
  2. Devo dire che gli stessi fondi etici a volte danno informazioni troppo generiche. L?eticità dovrebbe essere declinata nelle diverse dimensioni: dal rispetto di principi religiosi al rifiuto degli esperimenti su animali, tutte meritano attenzione.
  3. Si può far crescere la domanda attraverso la divulgazione culturale: i giornalisti sono chiamati in causa.
  4. Apprezzo molto le analisi di singoli titoli, è una strada da seguire con determinazione soprattutto sul mercato italiano, sul quale ci sono ancora poche informazioni.

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Matteo Bartolomeo
partner di Avanzi

  1. Gli attacchi alle Torri Gemelle e il caso Enron sono due fatti che hanno certamente contribuito ad accendere i riflettori sulla finanza socialmente responsabile.
  2. Il mondo della finanza è obbligato a riscoprire il suo ruolo, originario, di intermediario tra chi presta e chi richiede di denaro. Deve, inoltre, reinterpretare questo ruolo intermediando domande e istanze sui temi come la business ethics, la responsabilità sociale e la protezione ambientale.
  3. I risparmiatori comprano i prodotti che vengono offerti da chi opera allo sportello bancario o a quello postale. è probabile che le reti di vendita nei prossimi anni offriranno con maggiore convinzione prodotti finanziari etici.
  4. Che generi empowerment per gli investitori e contribuisca a creare cultura tra chi gestisce il nostro denaro.

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Marco Onado
economista
Bocconi,
ex Commissario
Consob

  1. La presa di coscienza, anche se ancora piuttosto lenta, che la finanza socialmente responsabile può dare un contributo concreto alla riqualificazione delle strategie aziendali, in un?ottica di una maggiore sostenibilità socio-ambientale.
  2. Oggi sull?importanza della trasparenza è difficile trovare chi non sia d?accordo a parole. Credo, però, che siamo ancora lontani da una sua effettiva implementazione nelle politiche d?impresa.
  3. Ci vorrebbe una ?struttura parallela? che sensibilizzi i risparmiatori sul tema. Una struttura associativa, ma anche uno strumento mediatico, una sorta di Gambero rosso della finanza sostenibile.
  4. Che raggiunga un numero sempre più ampio di lettori, magari attraverso veicolazioni con riviste specializzate.

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Silvia Bareggi
Gestnord Fondi
(gruppo Banca Sella)

  1. E’ aumentata l?offerta di prodotti finanziari etici, e oggi c?è molta più scelta rispetto a un anno fa.
  2. Mi sembra che ci sia maggiore sensibilità rispetto ai rischi che comporta la non trasparenza. I nostri fondi etici hanno la trasparenza (al di là dei puri obblighi di legge) come criterio di selezione dei titoli. Un problema dell?Italia è che sono pochi gli specialisti che valutano l?eticità dei comportamenti.
  3. C?è una forte domanda insoddisfatta, l?offerta dovrebbe andare a cercarla, ad esempio nelle imprese dove la proprietà condivide certi valori, religiosi o laici.
  4. Ritengo molto utile l?analisi di singole aziende, soprattutto italiane, perché colma un vuoto informativo.

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Marco Palacino
responsabile
sede milanese
di Mellon Global Investment

  1. L?ingresso sul mercato italiano di operatori esteri che hanno presentato prodotti con strutture più trasparenti per via di una netta distinzione tra i team di gestione e le società che assegnano rating etici alle aziende quotate.
  2. La comunità degli operatori finanziari e degli investitori anche individuali ha iniziato a maturare questa consapevolezza. Il processo rimane però ancora lungo.
  3. è necessario che le autorità di controllo intervengano affinché investitori istituzionali ritenuti opinion leader, quali fondi pensione e cassa mutue, adottino obbligatoriamente uno screening etico almeno per una parte del loro portafoglio.
  4. Apprezzo il format di E&F : ma vorrei più spazio alle novità sulla finanza etica a livello internazionale.

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Felice Scalvini
consigliere
della Fondazione Cariplo

  1. Si parla sempre meno di finanza etica e sempre più di finanza socialmente responsabile, un?espressione meno carica di giudizi di valore e più esplicativa. Sono poi nati molti nuovi fondi, ma mancano nuove entità per il finanziamento delle imprese sociali, che di fatto rimangono ancora escluse dal mercato dei capitali.
  2. Vedo un percorso in atto verso una maggiore trasparenza, ma molto lento. La stampa specializzata, tra cui E&F, dovrebbe fare la sua parte andando oltre la rappresentazione della realtà economico – finanziaria per analizzarla e spiegarla.
  3. E’ giusto che sia l?offerta a creare la domanda. Ulteriori stimoli potrebbero venire da prodotti finanziari innovativi: ad esempio perché non lanciare un fondo chiuso a basso rendimento, destinato a finanziare imprese sociali?
  4. Vorrei la finanza non troppo al centro dell?attenzione, ma trattata come strumento al servizio dell?impresa.

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