Cultura
I ribelli si ritirano?
A Goma la situazione è relativamente tranquilla, i miliziani di Nkunda si ritirano da alcune postazioni ma solo da quelle conquistate di recente
Avanzano e si ritirano quando vogliono, i ribelli congolesi del generale Laurent Nkunda. «Nessuno lo dice, ma nelle scorse settimane hanno sempre guadagnato posizioni conquistando mezzo Nord Kivu» dice da Goma Edoardo Tagliani, responsabile dei progetti dell’ong italiana Avsi. Il 19 novembre invece è il giorno del ritiro. Il portavoce della Monuc, la Missione delle Nazioni Unite nell’ex Zaire, Jean-Paul Dietrich ha reso noto che i ribelli hanno lasciato numerose postazioni sparse intorno a Goma, assediata da due settimane, e si stanno «muovendo in senso meridionale lungo tre direttrici differenti: da Kanyabayonga verso Kibirizi, da Kanyabayonga verso Nyanzale, e da Rwindi verso sud». I territori che i ribelli stanno lasciando sono però soltanto quelli conquistati più di recente. Resta infatti immutata la situazione sul fronte avanzato di Goma, dove il Cndp mantiene saldamente le proprie posizioni, appena una quindicina di chilometri a nord della citta
Il ritiro parziale rappresenta una concessione all’inviato speciale del Palazzo di Vetro, l’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, impegnato a Nairobi nel tentativo di mediare tra Nkunda e il presidente congolese Joseph Kabila, così da organizzare colloqui diretti tra i due, cui eventualmente si unisca lo stesso leader ruandese Paul Kagame.
«In queste due settimane Nkunda sarebbe potuto entrare in Goma in qualsiasi momento» afferma il cooperante di Avsi, rimasto in città per tutta la durata della crisi. «L’Onu aveva già annunciato che in caso di ingresso del Cndp (Congresso nazionale per la difesa del popolo, l’armata di Nkunda, ndr) non avrebbe avuto la possibilità di opporsi».
Nella città di Goma la situazione è relativamente tranquilla. I cooperanti italiani che avevano deciso di rifugiarsi in Ruanda per ragioni di sicurezza stanno rientrando in città. Lo nostro staff di Avsi, 5 donne e 2 uomini, è tornato a Goma al completo: «siamo tutti di nuovo operativi, osserviamo solo il coprifuoco delle undici di sera» afferma Tagliani, «proseguiamo le nostre solite attività con la gente di qui, stando sempre all’erta sull’evolversi della situazione».
L’Onu ha annunciato che ci sarà un incontro tra alti responsabili della Monuc, del Cndp e dell’esercito regolare (Fardc) «per discutere le questioni pratiche del ritiro e la smilitarizzazione della zona»
ANTEPRIMA
VITA Non profit lancia un appello perché politica e società civile prendano l’iniziativa sul Congo, indirizzandolo al presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, al premier italiano Silvio Berlusconi, al Vicepresidente del Parlamento Europeo Mario Mauro, al presidente della Commissione Affari esteri del Senato Lamberto Dini e al Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera Stefano Stefani. Da venerdì l’appello sarà on line.
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