Salute

SALUTE. La lotta al dolore cronico è Made in Italy

Si chiama 'Scrambler therapy' e il brevetto è del bioingegnere Marineo

di Redazione

Combattere il dolore cronico, di tipo oncologico o neuropatico, è oggi possibile grazie alla ‘Scrambler therapy’: un innovativo sistema di neuroni artificiali, attraverso semplici elettrodi di superficie, che inviano al sistema nervoso l’input di ‘non dolore’, sovrapponendosi al segnale di sofferenza e sopprimendolo.

L’apparecchio, brevettato dal bioingegnere Giuseppe Marineo, è stato presentato oggi al Parco biomedico San Raffaele di Castel Romano, una Fondazione nata nel 2002 con lo scopo di creare un polo strategico di ricerca integrata nel campo della medicina rigenerativa.

La ‘Scrambler therapy’ è utilizzata in forma sperimentale in alcuni ospedali italiani da molto tempo, “al policlinico Tor Vergata di Roma da 12 anni – ricorda Marineo – e altri casi simili sono presenti a Pavia e Milano. L’obiettivo della ricerca era contrastare il dolore cronico nel paziente che spesso non risponde alle terapie piu’ tradizionali. Il dolore, specialmente se cronico, rappresenta infatti una delle principali voci negative nel bilancio della qualita’ di vita europea”. Di primo acchito si potrebbe credere che la ‘Scrambler therapy’ sia simile al Tens (Transcutaneous electrical nerve stimulator), ovvero stimolatore elettrico transcutaneo dei nervi, in realta’ i risultati ottenuti con il sistema di Marineo sono diversi da quelli ottenuti con il Tens. “Con la ‘Scrambler’ azzeriamo completamente il dolore neuropatico e oncologico, e questa efficacia il Tens non ce l’ha”, puntualizza il bioingegnere. Una seduta puo’ durare dai 30 minuti (pazienti con dolore neuropatico) ai 45 minuti (dolore oncologico), e gia’ dopo la prima applicazione si possono notare sensibili miglioramenti. Ma dopo dieci sedute il dolore viene praticamente azzerato.


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