Sostenibilità

Qualità ed etica al giusto prezzobL’equosolidale resiste alla crisi

Focus Fairtrade

di Redazione

C risi dei consumi: e i prodotti equosolidali? Il 2007 registra un anno ancora positivo per il consumo dei prodotti certificati Fairtrade e i dati sui volumi dei prodotti venduti nei primi mesi del 2008 sembrano confermare questa tendenza, con una crescita anno su anno che si conferma al 20%. La stima a valore di referenze vendute potrà essere calcolata a fine 2008 ma già il 2007 presentava circa un 13% di crescita sul 2006, con 39 milioni di euro di prodotti equosolidali venduti in Italia.
Un dato che significa incremento del numero di consumatori che si sono avvicinati al commercio equo e solidale ma anche che chi acquistava abitualmente nei supermercati ora trova nuovi articoli equosolidali: dalle linee in cotone Fairtrade ai jeans e ai fiori. Fin qui la situazione in Italia ma se andiamo negli altri Paesi europei la percentuale cresce considerevolmente: Fairtrade labelling organizations international, che raggruppa i marchi di certificazione presenti in 21 Paesi, ha dichiarato una crescita del 47% a valore del 2007 sul 2006. Il valore delle vendite Fairtrade è maggiore in Inghilterra e negli Stati Uniti, dove è cresciuto rispettivamente del 72% e del 46%. Svezia e Norvegia sono stati i mercati con la crescita più veloce con un incremento rispettivamente del 166 e del 109%. La più alta percentuale di consumo pro capite del mondo si trova in Svizzera, dove i consumatori hanno speso nel 2007 circa 20,8 euro in prodotti Fairtrade.
Ma perché il commercio equo e solidale continua a crescere, nonostante la crisi? Sicuramente per l’espansione dei mercati esistenti e per l’apertura di nuovi mercati per i prodotti equosolidali certificati: nuovi consumatori e nuovi prodotti per i consumatori più affezionati. Ma anche perché è aumentata la reperibilità delle referenze nelle insegne della grande distribuzione (in Italia possiamo dire che i prodotti Fairtrade sono presenti nel 70% della distribuzione) e perché ormai per fascia di prezzo sono paragonabili a quelli delle marche private. E, infine, per l’alta qualità delle referenze Fairtrade, molto spesso superiori agli analoghi della stessa categoria. Trovare un buon caffè, ad un prezzo giusto non solo per il produttore ma anche per il consumatore, non è più un privilegio o una scelta di pochi ma è diventata un’opportunità per tutti, al di là della crisi.
www.equo.it


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