Welfare
Il tribunale per la famigliabin rampa di lancio: b«I figli saranno tutti uguali»
Parla Elisabetta Alberti Casellati, promotore della legge
di Redazione

La senatrice del Pdl: «Stiamo lavorando a un testo condiviso, è inaccettabile che ancora oggi le separazioni siano gestite da giudici che si occupano d’altro» D el tribunale per la famiglia esiste già una bozza, un testo su cui il sottosegretario Elisabetta Alberti Casellati sta lavorando intensamente e che potrebbe essere pronto in tempi brevi. Senatrice Pdl, avvocato matrimonialista, la Casellati aveva già presentato nella XV legislatura una proposta di legge sul tema, volta all’istituzione di sezioni specializzate per la famiglia. Ora il suo lavoro parte da basi diverse, con la necessità di mettere mano a una riforma radicale, urgente, d’ispirazione governativa ma possibilmente condivisa.
Vita: Come è andato il confronto con i magistrati minorili?
Elisabetta Alberti Casellati: Al congresso dell’Associazione magistrati per i minori e la famiglia ho trovato un clima di grande sintonia e favore alla necessità di una riforma del tribunale dei minori. E, d’altra parte, ho già avviato audizioni e momenti di confronto con tutti gli esponenti del settore per giungere a un testo che tenga conto sia del contributo dato in questi decenni da questa istituzione, sia del suo fisiologico superamento dovuto al cambiamento della nostra società.
Vita: Un tribunale per la famiglia, dunque…
Alberti Casellati: Sì, sarebbe una risposta forte, soprattutto considerando che oggi famiglia e minori hanno in Italia un quadro di riferimento, nell’ambito dell’organizzazione giudiziaria, assai frammentario. Credo sia sempre più necessario agire affinché il centro di riferimento della famiglia, anche e non solo per i profili di giustizia, sia fornito della necessaria specializzazione. Trovo inaccettabile che le separazioni debbano essere gestite da giudici che si occupano, contemporaneamente, anche di fallimenti o cause condominiali.
Vita: Perché la specializzazione è importante?
Alberti Casellati: La mia esperienza sul campo mi ha fatto a volte assistere all’orribile esperienza di colloqui con bambini a cui si chiedeva, brutalmente: «Ma insomma, con chi vuoi stare, con mamma o papà?». Il tribunale della famiglia deve diventare un punto di riferimento per andare incontro ai problemi della famiglia e dei minori con competenza, con una logica di prossimità e con la capacità di fare prevenzione e non agire solo in ambito patologico. Il tribunale per la famiglia, inoltre, potrebbe essere l’ambiente più adatto per far ripartire un altro grande progetto.
Vita: Quale?
Alberti Casellati: L’uguaglianza di tutti i bambini. La soppressione degli aggettivi per i figli, nati fuori o dentro il matrimonio, naturali, legittimi, adottati. I figli sono figli e basta.
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