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FINANZA. I fondi etici europei mettono il turbo anticrisi
Cresce del 23% il numero dei veicoli di investimento responsabili. Lo stima una ricerca di Vigeo
di Redazione
Il mercato dei fondi socialmente responsabili in Europa, nel periodo di osservazione della ricerca (giugno 2007 – giugno 2008), è risultato in controtendenza rispetto all’industria del risparmio gestito. Sebbene sia caratterizzato da dimensioni ancora contenute, è cresciuto in termini relativi, dando prova di forza in un momento di grave crisi dei mercati finanziari e dei prodotti destinati agli investitori retail.
Prosegue la crescita dei fondi di investimento responsabili, il loro numero sale a 537, con un incremento del 23%. Il patrimonio rimane stabile, nonostante la crisi finanziaria in atto, a 48 miliardi di euro. E la quota Sri sul totale del patrimonio gestito sale dallo 0,75% allo 0,87%.
Questi, in sintesi, i risultati della ricerca Vigeo, che sarà presentata il 13 e il 14 novembre ad Amsterdam.
La Francia, ancora un volta, si è dimostrato il paese più vivace in termini di crescita del patrimonio gestito con criteri SRI (+20%).
Prosegue la diversificazione degli approcci gestionali, grazie a nuovi criteri di selezione degli investimenti, quali:
Ø screening etici
Ø screening tematici (valorizzazione capitale umano)
Ø nuove aree geografiche (mercati emergenti europei).
La crescita del numero di fondi SRI è particolarmente significativa alla luce dell’attuale crisi finanziaria. Inoltre, la tenuta delle masse gestite con criteri socialmente responsabili, in un momento di collasso dell’industria del risparmio, dimostra che la sensibilità degli investitori al tema della responsabilità sociale non è un fenomeno di moda ma una ferma consapevolezza sui nuovi rischi ed opportunità legati alle performance etiche, sociali e ambientali delle imprese.
“Il consolidamento e il processo di diversificazione in atto nei fondi SRI riflettono il grado di maturità del mercato che esprime nuovi bisogni in termini di ricerca. E’ un’importante opportunità per Vigeo” ha dichiarato Nicole Notat, Presidente e Direttore Generale della principale agenzia di rating sociale ed ambientale in Europa.
