Cultura

RATZINGER. «Donare gli organi è atto di carità»

«I trapianti di tessuti e di organi - ha affermato il Papa - rappresentano una grande conquista della scienza medica»

di Gabriella Meroni

«La donazione di organi è una forma peculiare di testimonianza della carità». Inizia con queste parole il discorso pronunciato dal Papa in occasione dell’udienza concessa questa mattina in Vaticano ai partecipanti al Congresso Internazionale promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, in collaborazione con la Federazione Internazionale delle Associazioni Mediche Cattoliche e il Centro Nazionale Trapianti, sul tema: Un dono per la vita. Considerazioni sulla donazione di organi.

«In un periodo come il nostro – ha aggiunto – spesso segnato da diverse forme di egoismo, diventa sempre più urgente comprendere quanto sia determinante per una corretta concezione della vita entrare nella logica della gratuità». «Esiste, infatti – ha spiegato Benedetto XVI – una responsabilità dell’amore e della carità che impegna a fare della propria vita un dono per gli altri, se si vuole veramente realizzare se stessi. Come il Signore Gesù ci ha insegnato, solamente colui che dona la propria vita potrà salvarla». «La storia della medicina mostra con evidenza i grandi progressi – ha detto ancora il Pontefice – che si sono potuti realizzare per permettere una vita sempre piu’ degna ad ogni persona che soffre». «I trapianti di tessuti e di organi – ha affermato il Papa – rappresentano una grande conquista della scienza medica e sono certamente un segno di speranza per tante persone che versano in gravi e a volte estreme situazioni cliniche».


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