Economia

COOPERATIVE. L’Unci, orgogliosi di aver coniato il termine “anticiclico”

L'Unione Nazionale Cooperative Italiane interviene su cooperatori e ruolo anticiclico delle imprese cooperative

di Redazione

Partono dall’articolo pubblicato sul sito di Vita.it il 28 ottobre 2008 dal titolo “Lombardia. Confcooperative, Regione riconosce ruolo anticiclico delle cooperative” una serie di riflessioni da parte dell’Unci.

Scrive l’Unione nazionale cooperativa italiane: «Rende orgogliosa l’Associazione sentire che anche altri autorevoli rappresentanti del movimento cooperativo italiano parlino oramai, sempre più spesso, della funzione anticiclica svolta dalla cooperazione all’interno dell’economia nazionale. Un neologismo, che l’Unci ha rilevato oltre cinque anni fa e ormai entrato nel patrimonio linguistico dei cooperatori. Non va dimenticato, infatti, che la cooperazione in questi anni di immobilismo, di scelte economiche e politiche non pienamente corrispondenti alle reali esigenze del Paese, e di congiunture sfavorevoli ha permesso all’Italia di non abbandonare completamente la prospettiva dello sviluppo. Ancora oggi l’economia cooperativa continua a trarre beneficio di questa funzione anticiclica, ma ancora per quanto, se non sarà accompagnata da importanti iniziative istituzionali, come quella messa in campo dalla Regione Lombardia; alla quale, infatti, riconosciamo il merito di aver impostato una politica adeguata a supportare le imprese di fronte alla attuale crisi finanziaria. Quello che dispiace, rilevare, però, è che, ogni qualvolta si parli di “ruolo anticiclico delle cooperative”, venga ignorata la fonte di tale neologismo, ossia l’Unci».


Il Presidente della Centrale Cooperativa, Luciano D’Ulizia, già diversi anni fa rilevava tale tendenza insita nello sviluppo dell’economia cooperativa spiegandone, così, i motivi: «la Cooperazione agisce in funzione anticiclica nel senso che interviene laddove vi è assenza di lavoro e di una vera economia imprenditoriale. Il sistema cooperativo va a sostituire il sistema capitalistico proprio nei potenziali economici inespressi e fornisce al Pil un importante contributo. Infatti, sono gli stessi meccanismi economici che impongono l’adozione del metodo cooperativo, in quanto la cooperazione, perseguendo finalità connesse al servizio e non al profitto, permea di sé gli ambiti che l’economia lucrativa reputa di scarso vantaggio. L’impresa cooperativa si caratterizza, quindi, come un modello capace di attenuare l’impatto delle fasi congiunturali negative».

L’Unci sottolinea come la riflessione di D’Ulizia sia ancora oggi attuale, «considerando e valutando la crisi economico-finanziaria che si è abbattuta a livello internazionale e nazionale».
Viene ricordato infine che la teoria della funzione anticiclica della cooperazione è contenuta nella pubblicazione “Il mercato sociale del lavoro. La nuova teoria generale dell’occupazione e del valore”, autore Luciano D’Ulizia, Tipografia Città Nuova, Roma, 1998.


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