Mondo
Adozioni fai da te non significa rubare bambini
I bambini non si rubano seguendo l' adozione fai da te
G entile direttore, l?articolo di Vita n° 8 dal titolo ?Adozioni in lista d?attesa?, in particolare la parte dal titolo ?Due coppie su tre si arrangiano?, che riguarda un colloquio telefonico svoltosi tra la signora Gabriella Meroni autrice dell?articolo e lo scrivente non corrisponde assolutamente alla verità. L?articolo è altamente offensivo nei miei confronti, non sono un trafficante di bambini, né tantomeno l?associazione che rappresento lo è. L?articolo mi offende come padre: i miei figli sono stati adottati legalmente e non comprati! Mi offende nella professione: io sono un poliziotto che ha cercato sempre di rispettare le leggi prima di farle rispettare agli altri! Per quanto riguarda le adozioni in Brasile e Russia le posso garantire che le nostre attraversano gli stessi canali giuridici e consolari delle associazioni riconosciute, con l?unica differenza formale che noi lo facciamo come associazione non riconosciuta e altri con il riconoscimento. Non riesco a capire il perché della vostra accusa nei nostri confronti. Questo vostro comportamento pari al peggior rotocalco scandalistico mi delude profondamente.
Angiolino Castioni
presidente N.a.d.i.a.
Gradiremmo conoscere su quali dati si basano le pesanti e gratuite affermazioni nei confronti dell?Associazione Nadia. Nel gennaio del ?98 abbiamo adottato il nostro secondo figlio in Russia appoggiandoci a questi genitori-fai-da-te, e tutto l?iter è rigidamente controllato dallo Stato russo. Troviamo gratuito e tendenzioso insinuare quale sia stato il vero prezzo di questi bambini (noi non abbiamo ?comprato? i nostri bambini, li abbiamo adottati). Volete raccontare le nostre opere ?in maniera libera e indipendente?? Controllate le vostre fonti.
Alessandra Cecconello e Flaviano Meda
Nel vostro articolo si insinuano, neppure tanto velatamente, presunte irregolarità nelle adozioni effettuate per il tramite dell?associazione Nadia. Si tratta di insinuazioni assai gravi e del tutto gratuite. Non esiste alcun fantomatico ?avvocato? che ?procura i bambini?e siamo del tutto certi che il signor Castioni non può aver affermato quanto da voi riportato in merito nell?articolo. Siamo rientrati dalla Russia con nostra figlia con la serena e assoluta sicurezza che tutti i suoi diritti sono stati più che adeguatamente tutelati.
Renato e Lucia Tiseo
Monticello Conte Otto (Vi)
Risponde G. Meroni: Chiediamo scusa per i tagli che siamo stati costretti a effettuare alle lettere, salvaguardandone però il senso. Nessuno ha mai affermato nell?articolo in questione (e neppure pensato), che il signor Castioni sia un trafficante di bambini, né che i genitori aderenti al Nadia abbiano comprato i loro figli. Abbiamo semplicemente osservato che il Nadia è un?associazione non autorizzata composta da genitori fai-da-te, che cioè hanno gestito in proprio l?adozione dei loro figli, cosa perfettamente legale in base alla vecchia legge, ma che non lo sarà più con la nuova. Ciò è stato deciso per evitare il commercio illegale di bambini, che sfruttava canali non autorizzati. Non il Nadia, ovviamente. Che anzi ha tutte le carte in regola, come voi affermate, per diventare a sua volta ente eutorizzato per la nuova normativa. Mi scuso con voi se comunque il tono dell?articolo è risultato sbrigativo o offensivo.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.