Volontariato
SANITA’. Richiestissimi i corsi di prevenzione della “morte in culla”
Succede al Gaslini, dove sono stati 500 i genitori formati negli ultimi 4 anni
E’ sempre più alta la partecipazione dei genitori ai corsi di rianimazione cardio-polmonare e per la prevenzione della “morte in culla” (S.I.D.S. ) e degli episodi improvvisi e acuti di apnea (A.L.T.E). Ne dà notizia l’ospedale pediatrico genovese Gaslini, che ricorda che sono ancora aperte le iscrizioni per il prossimo corso, che si terrà martedì 11 novembre 2008 dalle ore 14 alle ore 19.00 presso la Scuola
Vigilatrici d’Infanzia della struttura sanitaria.
Dal 2004 il Gaslini ha creato un corso di rianimazione cardio-polmonare di base, inizialmente rivolto ai genitori di bambini apparentemente sani che presentano improvvisamente episodi acuti di apnea: la patologia detta A.L.T.E (Apparent Life Threatening Event).
Successivamente il corso – che ha formato circa 500 persone in 4 anni – è stato esteso, per l’incremento delle richieste, anche alle famiglie con bambini senza apparenti problemi sanitari.
A fronte delle tante richieste di aiuto dei familiari dei lattanti e considerati i rischiosi tentativi di rianimazione messi in atto da coloro che assistono agli eventi critici, è emersa la forte necessità di mettere a disposizione dei familiari di lattanti e bambini un momento formativo, che trattasse di primo soccorso e di rianimazione pediatrica, rivolto a soccorritori non sanitari.
Il corso di formazione (gratuito per i genitori di bambini con problematiche già citate) si svolge nell’arco di un pomeriggio (5 ore di formazione) e viene effettuato una volta al mese presso la Scuola di Vigilatrici d’Infanzia del Gaslini, la partecipazione può essere prenotata telefonando al numero 0105636216.
Durante i corsi si insegnano le prime manovre rianimatorie secondo le linee guida di rianimazione cardio-polmonare per non sanitari. Nell’ambito dei corsi una parte è dedicata alla disostruzione del corpo estraneo dalle prime vie aeree (ad es. la classica caramella succhiata e poi inalata), una parte importante è dedicata alla prevenzione dell’ALTE e della cosiddetta “morte in culla” o S.I.D.S.
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