Leggi
Anche gli enti ecclesiastici possono essere fiscalmente onlus
Un ente ecclesiastico può assumere la qualifica fiscale di onlus qualora abbia come oggetto lo svolgimento di una attività legata ai settori titolati.
Un ente ecclesiastico può assumere la qualifica fiscale di onlus?
La risposta è positiva, ma dipende da un fatto: che l?ente abbia per oggetto lo svolgimento di una delle attività dei settori titolati. La compresenza del culto non comporta violazione dell?esclusività obbligatoria per le onlus. Gli enti ecclesiastici di religioni riconosciute rientrano tra i soggetti che possono assumere la qualifica fiscale di onlus in modo parziale, cioè usufruiscono delle agevolazioni previste dal dlgs. n. 460/97 limitatamente alle attività svolte nell?esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale nei settori previsti dal decreto. Alcune precisazioni d?obbligo per l?assunzione della qualifica fiscale in quanto gli enti ecclesiastici devono: appartenere alle confessioni con cui lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese; rispettare, sull?attività parziaria, gli obblighi contabili previsti per le onlus; e, con le eccezioni previste dal decreto, rispettare i requisiti imposti alle onlus.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.