Formazione

SCUOLA. Uisp aderisce allo sciopero del 30 ottobre

Uisp: l’approvazione del decreto Gelmini sulla scuola mette in seria difficoltà il diritto all’educazione fisica e motoria

di Redazione

L’Uisp, in un comunicato, esprime tutta la sua preoccupazione per il decreto Gelmini sulla scuola, trasformato in legge questa mattina dal Senato. «L’idea di scuola pubblica riceve un brutto colpo e il governo non si è mostrato disponibile ad ascoltare l’appello al confronto che è venuto in questi giorni dai cittadini, dalle forze sociali, sindacali e politiche. Per questo motivo l’Uisp aderisce allo sciopero generale sulla scuola indetto dai sindacati confederali il 30 ottobre a Roma. L’Uisp ribadisce la propria preoccupazione per il carattere puramente economico, con caratteristiche sostanzialmente punitive nei confronti dell’istruzione pubblica,  dei provvedimenti e in particolare per quanto riguarda il destino dell’educazione fisica e motoria nel complesso del sistema didattico e formativo del nostro Paese».

L’Uisp, inoltre, denuncia alcuni effetti immediati che si verificheranno con l’attuazione dei provvedimenti sulla scuola e che sintetizza nella nota diffusa oggi in quattro punti: «Il sicuro taglio delle ore, e pertanto delle attività, complementari di educazione fisica per l’a.s. 2008/2009 (nota MIUR 26 settembre 2008); l’interruzione delle sperimentazioni di potenziamento dell’attività motoria nella scuola primaria (Direttiva MIUR 6 agosto 2008 registrata alla Corte dei Conti); la riduzione del 50% delle ore disciplinari nella pianificazione oraria degli Istituti Secondari Superiori (con riferimento allo schema del Decreto Legislativo 226/2005 “Moratti”); il monte ore dell’insegnamento motorio, fisico e sportivo diminuisce sensibilmente. In particolare, nell’arco di età 6-19 anni le 480 ore prima previste scenderanno a 320».

Questo significa – spiega ancora Uisp nella nota diffusa – «che nel corso della sua carriera scolastica, ad uno studente italiano, vengono promessi 5 minuti al giorno di movimento e di sport. Non c’è che dire, una performance da record. Questi provvedimenti, adottati o presentati come linee di indirizzo, evidenziano una volta di più, qualora ce ne fosse stato bisogno, il desiderio di affossare definitivamente ogni progettualità scolastica nel campo delle educazioni corporea, motoria e sportiva proprio nel momento in cui più elevata, anche nel nostro paese, la preoccupazione per la carenza di movimento e l’assunzione di stili di vita sempre meno sani e attivi da parte di bambini e ragazzi».

L’Uisp fa quindi un appello al governo, al Parlamento e alle forze politiche affinché si trovi la strada per aprire un confronto vero sui temi della didattica e della scuola, rivedendo i provvedimenti approvati e ascoltando tutte le componenti interessate.


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