Famiglia

MINORI. Videogiochi e media: indagine della Bicamerale infanzia

Mussolini: "Servono sanzioni ferree, il sistema fa acqua da tutte le parti".

di Benedetta Verrini

Con l’audizione del sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, prevista alle 14, si apre oggi l’indagine conoscitiva della Bicamerale Infanzia su media e minori. Domani sarà la volta del presidente dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò.
Lo ha annunciato l’onorevole Alessandra Mussolini, presidente della commissione, nell’ambito del convegno su minori e videogiochi organizzato ieri a Roma dal Consiglio nazionale degli utenti.
Il problema sollevato dal Cnu è ovviamente l’efficacia della tutela dei minori che utilizzano i vari media: tv, internet, telefonini, videogiochi. Le norme di garanzia sono attualmente frammentate nei diversi ambiti, senza una visione d’insieme, e sottoposte a forme differenti di controllo. Per garantire una più efficace tutela dei minori nell’uso dei diversi mezzi di comunicazione servirebbero “un solo Codice e un solo Comitato, agile nella composizione, in grado di comminare sanzioni anche pesanti e dotato di autonomia finanziaria”: è la proposta rilanciata da Luca Borgomeo, presidente del Consiglio nazionale degli utenti.
L’esigenza di una semplificazione è pienamente condivisa dalla Mussolini: “Non servono tanto nuove leggi, perchè ce ne sono troppe, ma controlli e sanzioni con strumenti ferrei: siamo in emergenza e il sistema fa acqua da tutte le parti”, ha detto la presidente della commissione Infanzia.
La Mussolini ha anche puntato il dito contro lo “spacchettamento dell’infanzia e dell’adolescenza” a livello di responsabilità istituzionale: “Si occupano di questi temi – ha spiegato – due ministri e tre sottosegretari: si fa fatica a capire chi è l’interlocutore. Sottoporrò al presidente Berlusconi questo problema”.

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