Mondo

La pillola? Basta un clic

Le medicine possono essere ordinate da casa:è garantita la consegna in 24 ore in tutti gli stati americani....ad una condizione:avere la tessera sanitaria e disporre della carta di credito

di Carlotta Jesi

S sono tre, tutte classe ?99, e a distinguerle dalle colleghe più anziane è un ?.com? a destra del nome. Oltre, ovviamente, al modo in cui si presentano: «Che tu viva in California o in Alaska, sono la tua farmacia dietro l?angolo». Possibile? Sì, perché da febbraio di quest?anno gli americani ordinano e ricevono ogni sorta di medicine via Internet. Basta avere computer, carta di credito e autorizzazione del medico per i farmaci che non si vendono senza ricetta.
Quanto a sicurezza, infatti, i tre drugstore multimediali non scherzano affatto: per aprire un conto sul web bisogna fornire nome, cognome, indirizzo, tessera sanitaria e numero di telefono del medico di famiglia. In cambio ?Planet Rex.com?, ?Soma.com? e ?Drugstore.com? offrono qualità e massima riservatezza. Trasformando in codici decifrabili solo dai loro computer le informazioni sanitarie che i pazienti inviano nel cyberspazio e consegnando in normali pacchi postali la merce richiesta. Una vera e propria rivoluzione culturale di cui stanno beneficiando soprattutto gli anziani e i malati terminali. Ma anche moltissimi cittadini che vivono in zone isolate o viaggiatori cui la ?farmacia on-line? garantisce di non trovarsi mai senza la medicina o il consiglio del medico di fiducia. Le tre farmacie, aperte 24 ore su 24 per 365 giorni all?anno, hanno infatti anche un servizio di consulenza medica via posta elettronica attraverso il quale i malati possono chiedere pareri professionali. «Per un raffreddore, febbre, rimedi omeopatici o qualcosa di più serio», spiega il sito www.Soma.com. A questo indirizzo è anche possibile ottenere informazioni sulle terapie per curare la malattia da cui si è affetti, nuovi farmaci o dottori specializzati.
Un esempio? Digitando la parola Hiv, sullo schermo appaiono immediatamente i nomi degli ospedali che stanno sperimentando vaccini o presso cui è possibile essere curati. Proprio come nelle tradizionali farmacie, inoltre, via Internet si possono ordinare bende, cerotti, biberon, omogeneizzati, dentifrici e anche prodotti di bellezza. Per comprarli basta muovere il cursore del mouse da uno scaffale all?altro, dare un?occhiata ai prezzi riportati sullo schermo e quindi cliccare: la medicina in questione viene automaticamente inserita in un carrello che si svuota solo dopo aver pagato e scelto la modalità di consegna. Queste le proposte di Drugstore.com: da due a dieci dollari (dalle quattro alle ventimila lire) a seconda della velocità di consegna. In quaranta stati e, comunque, al massimo in 24 ore.
Da San Francisco, quartier generale di PlanetRex.com, ai clienti affezionati vengono offerti anche sconti famiglia e una consegna gratis ogni 75 prodotti. E poiché anche il marketing vuole la sua parte, se i naviganti danno il loro assenso, via posta elettronica ricevono regolarmente i cataloghi dei nuovi prodotti e delle offerte mensili. Rimpiazzeranno le farmacie vecchio stile? Oggi è troppo presto per dirlo. Ma non per chiedere ai diretti interessati come vanno gli affari. «Quanti clienti avete?», chiediamo a Soma.com, che fisicamente risiede a Seattle. «Da gennaio diversi milioni», risponde via E-mail la farmacia, «ma sulla loro identità vige assoluto riserbo». E i prezzi? «Più bassi di quelli di mercato», rispondono concordi le tre farmacie, «e si pagano solo le medicine non coperte da assistenza sociale e assicurazione medica». Per saperne di più potete visitare il sito della drugstore all’ URL:
www.drugstore.com/

Novita’ da importare

Le farmacie on-line sono un?ottima novità. E a dir la verità non mi stupisce affatto che ci abbiano pensato gli Stati Uniti. Da anni ormai in America esistono i ?doc-on line?, servizi di consulenza medica via Internet e posta elettronica che anche noi stiamo cercando di organizzare in Italia. Anzi, grazie alla disponibilità del Comune di Siena, che dovrebbe raccogliere e smistare le domande dei pazienti, tra breve i dottori in rete dovrebbero partire anche qui da noi. Certo il nostro Paese non è tecnologicamente avanzato come gli Stati Uniti: i computer spesso mancano anche ai dottori, figuriamoci ad anziani e pazienti. Ma a questo c?è rimedio. Anzi, avrei una proposta per la FederFarma: perché non istituire anche in Italia le farmacie su Internet ? A risolvere problemi di sicurezza, come il controllo di ricette e la vendita illegale di droghe, io chiamerei il Terzo settore. Vorrei, cioè, che a fare da intermediario tra paziente e farmacia on-line fossero proprio le associazioni che si occupano dell?assistenza ai malati. E che, a differenza di molti pazienti, hanno Internet e posta elettronica. A loro i malati potrebbero richiedere le medicine mostrando ricetta e cartellino sanitario, e quindi sarebbero operatori e volontari a collegarsi in Internet per fare la spesa. Che ne pensate?

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.