Economia

lo sviluppo? partebdal mediterraneo

eventi Concluso in Calabria il salone Rexpò

di Luca Zanfei

Tremila ragazzi da Italia, Marocco, Malta e Tunisia per affermare il valore della cooperazione I giovani come motore di sviluppo del Mediterraneo. Un progetto più che una speranza, quello che ha caratterizzato i cinque giorni di iniziative e seminari del Rexpò – Spazio euromediterraneo delle responsabilità sociali , la manifestazione condotta in partenariato con l’università della Calabria, il Forum del terzo settore, ConVol (Conferenza permanente delle principali federazioni nazionali del volontariato), CSVnet (il coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato) e Fondazione per il Sud ( nella foto , il presidente Carlo Alfiero), che quest’anno ha avuto come teatro Rende, in provincia di Cosenza.
La partecipazione di 30 scuole e oltre 3mila ragazzi, in buona parte provenienti da Marocco, Malta e Tunisia, ha dato la cifra dell’interesse giovanile per i temi sociali e l’importanza dello scambio interculturale come volano di crescita socioeconomica. Legalità, politiche per lo sviluppo di comunità e l’autopromozione e infrastrutturazione sociale sono stati gli argomenti dei convegni che hanno visto come destinatari proprio i ragazzi under 30. «I giovani sono il futuro della nostra società, ecco perché abbiamo scelto l’università come principale luogo di incontro per i dibattiti», spiega Anna Maria Bevilacqua Odoardi , presidente della cooperativa sociale Delfino, che ha organizzato i lavori. «D’altronde tutte le iniziative sono state pensate per dare ai ragazzi una speranza sul futuro e sul ruolo che la società civile avrà nello sviluppo socio economico del Mediterraneo».
Una convinzione che ha guidato anche l’intervento del ministro alle Politiche giovanili, Giorgia Meloni, che ha sottolineato l’importanza del Mare nostrum come ponte di interscambio culturale tra i giovani. «Sono anni che parliamo del Mediterraneo come centro di crescita», aggiunge Odoardi. «Questa iniziativa ha confermato che c’è ancora un’enorme curiosità per le iniziative che vedono come protagonista il Mezzogiorno».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA