Non profit

La Bonino presidente,il Quirinale ai cittadini

Risultati del sondaggio lanciato da Vita su una possibile Presidentessa della Repubblica,in risposta alla proposta di Giuliano D'Amato di eleggere una donna al Quirinale

di Riccardo Bonacina

C orreva il 19 settembre 1998 quando ?Vita? sorprese un po? tutti con una copertina dal titolo ?Bonino for President?. Qualche giorno prima Giuliano Amato aveva lanciato la proposta di eleggere una donna al Quirinale e in redazione decidemmo seduta stante di dar vita ad un grande sondaggio su un panel d?eccellenza. Cinquecento leader e responsabili delle organizzazioni di Terzo settore da interpellare con due domande secche. La prima: è favorevole ad una Presidenza della Repubblica al femminile? La seconda: se sì, che donna vedrebbe al Quirinale? Se era scontato l?assenso di massa al primo quesito, il risultato del secondo fu una lotta all?ultimo voto. Vinse con 131 indicazioni Emma Bonino, al secondo posto, con 128 voti, Tina Anselmi, più staccata al terzo posto, con 51 voti, Maria Pia Garavaglia. Oggi che ?Bonino for President? è diventato lo slogan di una sottoscrizione popolare di elettori e di elettrici per promuovere la candidatura del Commissario europeo al Quirinale, e che il dibattito sulla Presidenza della Repubblica e sui criteri con cui scegliere i candidati si fa più serrato e in qualche passaggio anche feroce, vale la pena riandare alle motivazioni che spinsero proprio il nome della Bonino in cima alle scelte del mondo del volontariato e del non profit italiano. Motivi e ragioni che valgono anche al di là del nome di Emma Bonino, che pur dà agli auspici del Terzo settore un volto anche se forse non definitivo.
I volontari italiani auspicano un Presidente fuori dalle logiche partitocratiche e di Palazzo, cercano una personalità che più che di riti istituzionali sappia farsi interprete delle aspettative e aspirazioni dei cittadini. Cercano un candidato che piuttosto dei corporativismi e della difesa degli interessi consolidati sappia farsi interprete dei bisogni di chi più è escluso. Una personalità che abbia già dimostrato di saper portare sino al cuore delle istituzioni questioni giudicate dai più come ?ideali?. Gli uomini e le donne del Terzo settore vogliono un Presidente che abbia il coraggio di sollevare questioni determinanti ma spesso dimenticate: le emergenze sociali, le crisi umanitarie. Un futuro Presidente che, insomma, abbia dimostrato di saper difendere i temi cari alla società civile non per convenienza ma per credo, cioé che possa dimostrare anche una capacità di mobilitazione personale fuori dal Palazzo della politica, sino ai sit in, così da renderlo più vicino ai cittadini e alle loro istanze più vere. I volontari italiani, indicando la Bonino e al secondo posto la Anselmi, suggeriscono però anche un candidato che possa far leva su un proprio e significativo prestigio, dentro e fuori l?Italia. Noi non sappiamo se Emma Bonino sia ?Finalmente l?uomo giusto?, come recita lo slogan dei suoi sostenitori, di certo le ragioni che hanno spinto i cinquecento leader del Terzo settore ad indicarla, ben sei mesi fa, sono validissimi e meritano qualche attenzione e mobilitazione.

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