Famiglia

NIGER. Medici senza frontiere: «Non abbiamo esagerato le cifre della fame»

L'organizzazione respinge le accuse che arrivano dal governo del paese africano

di Gabriella Meroni

L’organizzazione umanitaria Médecins Sans Frontières (Msf) ha respinto le accuse di aver esagerato il numero di bambini malnutriti in Niger. Msf aveva lanciato ieri un appello  (vedi qui la versione italiana) per poter riprendere il lavoro nella regione di Maradi, dove il governo del Niger ha ordinato lo stop delle operazioni umanitarie nel mese di luglio.

Secondo Msf, nella regione circa 8.000 bambini sono rimasti privi di adeguate cure. Idy Baraou, corrispondente della Bbc in Niger, ha riferito che vi sono timori di un’epidemia di malnutrizione nei prossimi mesi, anche perché, secondo alcuni gruppi per i diritti umani, gli ospedali pubblici non sono adeguatamente attrezzati per affrontare l’emergenza sanitaria.

Secca la replica del ministro della Salute nigerino, Issa Lamine: «La situazionenon è drammatica», ha detto alla radio di Stato, «e le autorità sanitarie locali possono gestirla». Il governo del Niger ha accusato Msf di lavorare illegalmente, inventando le cifre dei bambini malnutriti, facendo propaganda e ingigantendo la carestia per raccogliere fondi. La presidente di Msf Marie-Pierre Allie ha ribattuto che la sua organizzazione ha utilizzato i dati forniti dal ministero della salute del Niger.

«Dire che Msf inventa i numeri per raccogliere soldi è inaccettabile», ha detto Allie alla Bbc. «Msf racconta ciò che vede e quello che sta succedendo alla popolazione con cui lavora, non certo per raccogliere soldi». «La situazione è critica», ha aggiunto. «Molti bambini malnutriti sono in attesa di cure negli ospedali e nei centri sanitari, e ce ne sono molti altri che non possono raggiungere le strutture sanitarie».


 


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