Non profit

Roma: Adozione, un prezioso atto d’amore

Una ricerca sul binomio denaro e adozione

di AiBi

Quanto pesa il fattore economico, quando una famiglia italiana sceglie di accogliere un bambino come figlio attraverso l’adozione?

E’ da questo quesito che é partita la ricerca condotta da Fondazione IULM presentata oggi a Roma nell’ambito del convegno promosso da Amici dei Bambini e BNL-Gruppo BNP Paribas e moderato dalla giornalista Rai Donatella Gori.

Oggi adottare un figlio é certamente una scelta d’amore, ma é evidente che l’aspetto economico ha la sua importanza: una famiglia sa che, se vuole adottare, deve mettere in conto sul bilancio familiare una cifra che va dai 7mila in Albania ai 20-25 mila euro nella Federazione Russa.

I risultati delle ricerche – Dalla ricerca emerge un apparente contrasto: se il binomio denaro-adozione crea una sorta di rigetto nelle persone intervistate, tanto che la scelta adottiva “non può essere determinata dal fattore economico”, tuttavia emerge una forte relazione tra i due elementi.
Le adozioni costano ancora troppo per la maggioranza degli intervistati e l’aspetto economico é percepito come molto importante: per il 59,2% del campione é addirittura un ostacolo. Ne deriva che la considerevole percentuale del 46,5% ritiene necessario un sostegno economico, che si può realizzare sia con l’intervento statale, sia con specifiche misure creditizie.

Da un lato lo Stato dovrebbe intervenire con misure di sostegno attraverso agevolazioni fiscali, nonché riconoscimenti di maternità e paternità adottive. Dall’altro, secondo il campione intervistato, anche le banche possono dare un significativo contributo, promuovendo prodotti dedicati proprio alle famiglie adottive.

“Sono numerose le famiglie scoraggiate dai costi dell’adozione, la ricerca della Fondazione IULM lo conferma una volta per tutte – ha detto Marco Griffini, presidente dell’associazione Amici dei Bambini – L’adozione internazionale é l’unico diritto del minore per il quale occorre trovare non solo una famiglia, ma anche una famiglia che paghi. La proposta di giungere alla gratuità dell’adozione internazionale è realistica, non é una chimera: si tratta di qualcosa che già oggi potrebbe essere realizzato con costi compatibili per le finanze dello Stato e grazie a prodotti finanziari come quello proposto da BNL-Gruppo BNP Paribas, una banca da sempre sensibile ai bisogni delle famiglie.”

Per tentare di rendere concreta l’istanza della gratuità, Amici dei Bambini ha promosso la campagna “L’adozione non ha prezzo”: iniziativa che si pone come obiettivo il raggiungimento della totale detraibilità delle spese sostenute dalle famiglie che adottano un minore straniero (vedi scheda “L’adozione non ha prezzo: una campagna per la gratuità dell’adozione internazionale”).

Una soluzione concreta – il prestito ‘BNL AdottAMI’
Proprio considerando i risultati della ricerca, BNL ha studiato in collaborazione con AiBi un’iniziativa ad hoc con lo scopo di agevolare le famiglie nel loro percorso di adozione. Nasce così BNL AdottAMI, il prestito finalizzato alle adozioni internazionali.

“BNL sostiene da sempre una economia di mercato responsabile – afferma Luigi Abete, Presidente di BNL-Gruppo BNP Paribas – nella profonda convinzione che un’impresa è strettamente legata al tessuto sociale in cui opera. La nostra partnership con AiBi è iniziata nel 2006 con l’obiettivo comune di promuovere la cultura dell’accoglienza. Questa preziosa collaborazione ha dato vita ad una sempre più forte sinergia e ha visto realizzare l’istituzione di un Osservatorio e la pubblicazione dei rapporti annuali di ricerca sull’emergenza abbandono in Italia. Con AdottAMI siamo orgogliosi di poter contribuire ancora più concretamente, accompagnando le famiglie italiane nel loro percorso di adozione.”

BNL AdottAMI prevede la concessione immediata di un finanziamento a condizioni speciali, fino a un massimo di 30.000 euro e con un impegno mensile assolutamente minimo grazie alla possibilità di rimborso in 120 mesi. Non prevede spese di istruttoria e per accedere al finanziamento bastano i documenti anagrafici, la documentazione di reddito e, al termine del percorso di adozione, la relativa attestazione. Semplice, sicuro e flessibile, BNL AdottAMI è in grado di abbreviare tempi e procedure in completa serenità. Il processo di concessione del finanziamento, personalizzato per questo prodotto, considera infatti nella valutazione le particolari finalità etiche e la stretta collaborazione tra BNL e AiBi garantisce la copertura dell’intero iter adottivo.

Dopo MeritataMente, il prestito per giovani studenti, BNL AdottAMI è la nuova iniziativa della Banca nell’ambito di un’offerta con finalità sociali che verrà arricchita con prossime nuove iniziative.

Con questo progetto BNL consolida il suo impegno di impresa socialmente responsabile, superando i limiti della semplice donazione per diventare strumento di sviluppo sociale e offrire soluzioni concrete alla collettività. Da oltre 90 anni al fianco di chi gestisce realtà sociali difficili, BNL è sempre più una Banca impegnata nella salvaguardia dell’integrità, dignità e sviluppo della persona in tutto il suo ciclo di vita, che ha sposato i concetti di etica e trasparenza nei confronti di clienti e dipendenti e che si propone di costruire una nuova economia civile per uno sviluppo sostenibile verso le attuali e future generazioni, verso le famiglie, verso le comunità territoriali e il mondo del lavoro.

Come si é svolta l’indagine – La ricerca, commissionata alla Fondazione IULM da Amici dei Bambini e realizzata con il contributo di BNL-Gruppo BNP Paribas, fa parte delle iniziative del settore Culturale dell’associazione: da un lato l’indagine ha verificato, attraverso uno studio quali-quantitativo, il binomio adozione-denaro per come è vissuto nella collettivita’; dall’altro ha verificato il peso della variabile

economica nel percorso adottivo nonché i bisogni della coppia durante l’iter e a conclusione dell’adozione. Infine è stato anche verificato se specifici prodotti finanziari possono essere di aiuto per le potenziali famiglie adottive.

Questa la composizione del campione: il 69,2% degli intervistati é donna, il 72,1% ha tra i 36 e i 50 anni; il 92% é sposato. Un dato interessante: il 56,2% degli intervistati non ha figli.
In una prima fase si é analizzato come l’adozione é percepita nella società attraverso spot, stampa e cinema, tema già oggetto di analisi del Rapporto Emergenza Abbandono 2007 (ed. Ancora in collaborazione con BNL- Gruppo BNP Paribas); sono state condotte interviste a famiglie adottive nelle varie fasi del percorso e operatori sociali; sono stati realizzati focus group tra famiglie con iter concluso e famiglie in attesa di abbinamento ed è stato diffuso a livello nazionale un questionario online sul tema.

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