Welfare

Amnesty agli Usa: “Liberate i dannati di Guantanamo”

A un anno dall'apertura del campo di prigionia Amnesty chiede agli Usa di processare o liberare gli uomini di al Qaeda. La replica: dobbiamo interrogarli e... stanno bene

di Ettore Colombo

Offensiva di Amnesty International contro la prigione di Guantanamo, dove ormai da un anno esatto sono rinchiusi talebani e uomini di al Qaeda. Amnesty chiede al governo americano che i detenuti vengano incriminati o liberati: nessuno di loro infatti è stato ancora sottoposto a processo. Per gli Usa si tratta di “combattenti fuorilegge”: non gli viene riconosciuto lo status di prigionieri di guerra, e sono privi del diritto di ricevere l’assistenza degli avvocati. Una sorta di “limbo legale”, secondo Amnesty, che si traduce in una “continua violazione dei basilari diritti umani”.
Da parte sua, il governo americano replica che i prigionieri sono trattati bene, e che la ragione della loro permanenza nel campo allestito nella base militare cubana sta nell’esigenza di sottoporli a continui interrogatori. Proprio grazie alle informazioni ricevute dai detenuti, secondo gli Usa, sarebbero stati sventati attentati in varie parti del mondo.

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