Welfare
Mcl: ripartire dai valoribper ritrovare il futuro
eventi Tre convegni organizzati con la Fondazione Europa popolare
di Redazione
Il Movimento cristiano lavoratori
ha organizzato
tre momenti di confronto: si parte dall’Europa e si arriva al federalismo. L’obiettivo? Ripensare il futuro del Paese
« R ipartire dai valori, confrontarsi per trovare soluzioni in un periodo di disorientamento come l’attuale»: con queste parole Carlo Costalli , presidente del Movimento cristiano lavoratori, introduce e spiega il percorso che Mcl si accinge a fare. Un cammino in tre tappe: si comincia con la due giorni del 17 e 18 ottobre su Unione europea e politiche di riforma: un’Europa più sociale e più politica , si prosegue con L’economia sociale di mercato come risposta alla recessione globale e si conclude, sempre a Roma, a fine novembre, con un convegno su Enti locali e federalismo fiscale (tutti e tre organizzati con la Fondazione Europa popolare). «Trattare di Europa, in questi tempi, non è facile», prosegue il presidente, «ci si preoccupa molto quando i trattati non vengono ratificati, ma per noi, che abbiamo l’Europa nel dna, è un tema che va affrontato in modo serio: senza una base etica, senza un collegamento ai valori, è facile arrivare a strategie e politiche che sono comprendibili solo ai tecnocrati. Con il risultato di tenere lontano il popolo dall’Europa. Quanto ai risultati, sono sotto gli occhi di tutti…».
Dunque l’auspicio di Mcl è dare un contributo a ripensare la dimensione europea magari dal basso e tenendo conto della dottrina sociale della Chiesa: «Non a caso i lavori sono introdotti da monsignor Giampaolo Crepaldi, massimo esperto della riflessione cristiano-sociale. Del resto questa iniziativa», spiega sempre Costalli, «ha anche l’obiettivo di creare una rete: saranno presenti molte sigle cui siamo collegati. Senza una rete capace di fare proposte e progetti, al limite di fare lobby in senso buono, sarà difficile modificare la situazione attuale». Dalle sfide della globalizzazione al ruolo dell’economia sociale, il passo è in qualche modo obbligato: sarà questo infatti il tema del secondo momento di confronto (il 29 ottobre, sempre a Roma). Un argomento di grande attualità: la recessione globale è fra le paure di queste settimane e certamente, sottolinea Mcl, l’economia sociale può essere una risposta. A discuterne, oltre a studiosi ed esperti, due ministri chiave di ogni decisione relativa allo sviluppo: Maurizio Sacconi, titolare del dicastero che si occupa di lavoro, salute e politiche sociali, e Giulio Tremonti, a capo del Tesoro. Dipenderà anche dalle loro risposte (e dalla loro disponibilità) se il Paese sarà in grado di delineare un’uscita dalla crisi, rispettando i ruoli di ciascuno (con il pubblico che può fare da “riequilibratore”) ma allo stesso tempo valorizzando le componenti più vitali e dinamiche della società e in modo particolare il terzo settore.
Il cammino, come si diceva, si concluderà con una riflessione di due giorni sul federalismo (è prevista la presenza di 300 amministratori e del ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto). «La formula è sempre quella», precisa il presidente Mcl, «ovvero una prima parte in cui il confronto è soprattutto sui valori e una seconda con analisi e proposte che entrano nel vivo e nella concretezza, tenendo conto delle esperienze e delle sperimentazioni condotte anche a livello europeo. Non avrebbe senso ripartire da zero, senza tener conto delle elaborazioni e delle esperienze altrui».
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