INFANZIA. Posti-nido, il Veneto vicino all’obiettivo di Lisbona

Un’offerta di servizi quasi triplicata dal 2000 ad oggi. L’obiettivo di Lisbona, che aveva fissato il 33% come livello standard di copertura dei posti-nido in Europa, raggiungibile entro il 2010: è la situazione che mette la Regione Veneto ai primi posti in Italia per l’offerta di servizi alla prima infanzia.

Come spiega un comunicato, nel 2001 la regione si trovava a 8.813 posti bimbo, e in questi anni ha raggiunto quota 26.299. I servizi sono 930 di cui: 639 effettiv amente funzionanti, 231 approvati e 60 di prossima attivazione.

Il livello percentuale di copertura attualmente è del 19,1% con punte sopra la media regionale nelle provincie di Padova, Rovigo, Verona. “Si tratta di un bilancio molto positivo”, spiega l’assessore Valdegamberi. “Dobbiamo proseguire in questa direzione con impegno perché l’Istat ci dice che la popolazione regionale nella fascia 0-3 anni ha avuto un aumento di più di 1000 bambini veneti che devono poter contare in futuro sulla disponibilità di servizi”.

“Il Veneto – ha confermato Valdegamberi – punta a raggiungere il 33% di copertura entro il 2010, come prevede l’obiettivo europeo di Lisbona. Gli asili nido, i nidi integrati, i centri infanzia, i nidi famiglia, i nidi aziendali, i micronidi e, ora anche l’accoglienza domiciliare dell’ infanzia, vanno a creare una rete territoriale per l’infanzia che è da tempo all’avanguardia in campo nazionale e che va ulteriormente potenziata, mantenendo e rafforzando la nostra specifica cultura veneta che lega tradizione e innovazione”.

Le “istruzioni” per aprire e gestire un servizio per la prima infanzia nella Regione Veneto (formulazione del progetto, norme di riferimento, personale e titoli di studio, finalità sociali ed educative), assieme alle norme di legge che governano il settore, sono illustrate nella Guida 2008 per la realizzazione di un servizio per la prima infanzia, disponibile online al sito:

www.venetosociale.it