Politica

Un consulente Nato in guerra con Peacelink

Chiede 50mila euro di danni al sito pacifista.

di Gabriella Meroni

Un consulente della Nato ha chiesto 50mila euro di danni a Peacelink per aver pubblicato su Internet la sua sottoscrizione ad un appello ambientalista già diffuso su altri siti. L?associazione pacifista rischia così di chiudere i battenti. Questa l?accusa: aver trascritto la sua firma in calce all?appello in questione, come del resto hanno fatto tutti i siti che hanno pubblicato lo stesso testo (ma che non sono stati citati in giudizio). La prima udienza per dirimere la questione è fissata per il 18 febbraio 2003. Peacelink chiede solidarietà alla società civile e per questo ha lanciato una campagna di sostegno per poter affrontare le spese legali. Per ragioni di tutela della privacy, Peacelink ha concesso l?anonimato a questo collaboratore della Nato, fino all?udienza del 18 febbraio 2003. Il nodo della questione sta nella sua multiforme carriera, che si muove sul duplice binario dell?ambientalismo e delle consulenze militari. Nell?atto di citazione, infatti, egli descrive se stesso come “una personalità nota tra gli ambientalisti per la sua autorevolezza, rappresentatività e indipendenza” e contemporaneamente descrive il suo legame con l?Alleanza Atlantica spiegando che “da anni intrattiene rapporti culturali e soprattutto professionali con gli Stati Uniti”.


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