Non profit

Lo strano fine anno a San Giuliano Molise, meno show

Partite, spettacoli, concerti: tutti per solidarietà. Ma alcuni si sono a malapena ripagati le spese. Intanto la magistratura ha quasi chiuso l’inchiesta per il crollo.

di Ettore Colombo

Che ne sarà del Molise e dei fondi pubblici e privati stanziati dopo la tragedia di San Giuliano? Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha visitato San Giuliano di Puglia il 23 dicembre e ha espresso compiacimento per le strutture già in piedi (la scuola Iovine nuova di zecca, ad esempio, e anche la nuova chiesa del paese: entrambe realizzate grazie al contributo della sottoscrizione Tg5-Corriere della Sera, che ha ormai raggiunto la ragguardevole somma di 12 milioni di euro) e quelle in via di realizzazione. Consegnato il primo lotto di case (10) entro la fine del 2002, le altre 154 abitazioni, che andranno a costituire la ?nuova? San Giuliano di Puglia, saranno ultimate entro altri tre mesi. Nelle nuove strutture troveranno posto 32 famiglie, selezionate dal Comune (come già le precedenti) privilegiando i disabili, quanti hanno avuto vittime nel terremoto, e chi ha figli in età scolare.

La scuola che spacca
Per costruire gli appartamenti (di 60 metri quadrati l?uno, con una sala, due camere da letto, un angolo cottura e un bagno), Protezione civile e muratori del luogo hanno lavorato giorno e notte, anche durante le feste. “Capodanno? Un giorno come un altro, forse anche peggiore”, dicono tutti qui, e purtroppo è vero visto che sono esplose tensioni latenti da tempo, almeno dalla notte della tragedia, nella comunità sangiulianese, che si è divisa in tre tronconi: il Comitato vittime, guidato da Adriano Ritucci, che lo ha trascorso nel tendone del campo, assieme agli alpini; il sindaco Antonio Borrelli e i suoi nella sede del Com, con le Misericordie; il resto del paese tra residence e hotel. Oggetto del contendere, le responsabilità in merito al crollo della scuola: il comitato accusa non solo i tecnici che l?hanno costruita e progettata, ma anche lo stesso sindaco e il preside della Iovine. Comunque, il 13 gennaio la procura della Repubblica di Larino effettua gli ultimi e definitivi accertamenti e perizie, definiti dalla stessa procura ?irripetibili?, e quindi chiuderà l?inchiesta.

50 paganti
Abitanti divisi, dunque, stanchi, amareggiati e poco distratti anche dalle numerose manifestazioni e gare di solidarietà dei tanti artisti, uomini di spettacolo e sportivi venuti a esprimere la loro vicinanza al Molise: dallo spettacolo della banda di Zelig, andato in onda il giorno di Natale su Italia 1 e registrato una settimana prima al teatro Savoia di Campobasso (spettacolo, però, che su 500 posti ha registrato soltanto 50 paganti: il Comune ha dovuto montare in fretta e furia un maxischermo in piazza per le centinaia di esclusi) a quello organizzato, pur se tra mille difficoltà, dal Molise social forum con vari gruppi musicali, ma che a malapena ha ripagato le spese. Poi c?è stata la Partita del cuore giocata il 29 dicembre, sempre a Campobasso, tra Nazionale cantanti e una rappresentativa di uomini della Protezione civile (in campo anche il responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso) e il cui incasso verrà devoluto alle popolazioni terremotate, come anche quello del Derby del cuore Roma-Lazio dello scorso 5 gennaio allo stadio Olimpico di Roma, grazie all?impegno della Caritas.

La scuola di Larino
Ed è stata proprio la Caritas, assieme alla Rai, a realizzare un?altra concreta opera di ricostruzione basata sulle sottoscrizioni dei privati, in Molise: a Larino, infatti, proprio durante le feste, è stata inaugurata una nuova scuola che accoglierà gli alunni delle classi elementari e medie del centro storico, del tutto inagibile, mentre Caritas e Protezione civile hanno riaperto la casa-famiglia per anziani di Ripabottoni, un altro dei piccoli paesi del cosiddetto ?cratere? colpiti dal sisma.
Sono stati proprio i sindaci di questi paesi che, di concerto con la Regione, hanno presentato assieme le relazioni sui danni subiti al presidente della Commissione europea, Romano Prodi, il 10 gennaio, per poter accedere ai contributi comunitari. Fondi che, assieme ai soldi della Legge obiettivo e al ventilato “contributo di solidarietà degli italiani” dovrebbero arrivare a comporre i 1.500 milioni di euro ritenuti necessari alla ricostruzione.

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