Politica

Zimbabwe: inflazione stellare e niente accordo

L'intesa raggiunta fra presidente e opposizione non decolla e l'inflazione è a 231 milioni per cento

di Redazione

Nello Zimbabwe di Robert Mugabe l’inflazione ha raggiunto un livello annuale che ha dell’incredibile: 231 milioni per cento. A riportare oggi la notizia è il quotidiano filo-governativo The Herald, citando i dati dell’Ufficio centrale di Statistica. «Questo significa che in media quest’anno a luglio il prezzo dei beni è stato 231 milioni di volte più alto di 12 mesi fa» scrive il quotidiano «a guidare l’aumento dell’inflazione sono stati il costo del pane e dei cereali». Il costo di una pagnotta di pane oscilla oggi tra i 7.000 e i 10.000 dollari zimbabwiani. La grave crisi economica che affligge lo Zimbabwe ha determinato una penuria di prodotti alimentari, carburante e di tutti i beni di prima necessità. E secondo uno studio condotto dalle Nazioni Unite, ci vorranno 12 anni per riportare lo Zimbabwe ai livelli raggiunti nei primi anni ’90, quando era ancora ‘il granaio dell’Africa’, per una spesa di circa 5 miliardi di dollari.

Nel frattempo l’intesa sulla divisione del potere tra il presidente Robert Mugabe e l’opposizione faticosamente raggiunta lo scorso 15 settembre con la mediazione dell’allora presidente del Sudafrica Thabo Mbeki, non decolla: manca ancora un’intesa sulla formazione del governo.


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