Cultura

Polemiche un tanto al chilo

«Politici e docenti si confrontano solo sulla quantità.bCome fossimo degli impiegati»

di Redazione

« L a scuola italiana ha fatto bancarotta, eppure tutti, dal governo all’opposizione fino agli stessi docenti, si confrontano solo su questioni di quantità, non sulla qualità». Cesare Moreno, maestro di strada di Napoli, tra i fondatori del Progetto Chance, una scuola per i ragazzi a rischio dispersione che ormai rappresenta un modello internazionale, interpreta così il braccio di ferro sulla riforma Gelmini. «Vedo solo rivendicazioni a peso, anche tra i miei colleghi. Sono pochi quelli che, in questo momento, fanno discorsi educativi».
Vita: Molti dicono che questa riforma peggiorerà la situazione della dispersione scolastica.
Cesare Moreno: Sinceramente a me la questione del numero di insegnanti non fa alcun effetto: la dispersione e i tanti problemi c’erano già quando gli insegnanti erano tre. La questione è su un altro piano. La riforma peggiorerà le cose nella misura in cui non incoraggerà nessun cambiamento in senso qualitativo e fomenterà, nei docenti, atteggiamenti anti pedagogici. La verità è che bisogna ripensare alla scuola in grande: invece facciamo un lavoro sempre più impiegatizio, demotivato e demotivante. Non si pensa più al fatto che dobbiamo formare le nuove generazioni.
Vita: Come va il progetto Chance?
Moreno: La Campania è purtroppo l’unica regione italiana in cui la dispersione è in crescita. Abbiamo un forte tasso di abbandoni alle medie e un tasso di proporzioni bibliche alle superiori. A parole ha ricevuto sostegno e una promessa di raddoppio, ma di fatto a quasi metà ottobre noi non siamo ancora in servizio, la Regione non ha ancora stanziato i fondi necessari. E dire che l’emergenza dispersione non è solo quella che salta agli occhi nelle statistiche ufficiali: c’è anche tutta una fascia di “dispersi invisibili”, ragazzi che restano nel circuito scolastico ma non imparano nulla. Oltre a far memorizzare una manciata di dati, nessuno lavora sul loro animo, sulla loro intelligenza. Nessuno insegna loro a crescere e a diventare davvero padroni di loro stessi.

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