Welfare

Immigrazione, Lioni (Pd) «grave se il governo non ascolta il Vaticano»

Lo afferma Gian Luca Lioni, responsabile Terzo settore del Pd

di Redazione

«Ci auguriamo che le voci autorevoli che si levano dal Vaticano non rimangano inascoltate, e  il governo cambi la sua politica sull’immigrazione. Le scelte fatte fino ad ora, più propagandistiche che efficaci sul piano della sicurezza, basti vedere i continui sbarchi, sono pericolose sul piano della convivenza civile».
«Si predispone», si legge nel comunicato diffuso da Gian Luca Lioni, responsabile Terzo settore del Pd, «un inasprimento delle norme per chi, fuggendo dalla guerra e dalla persecuzione, richiede lo status di rifugiato, quando ancora manca in Italia, unico paese in Europa, una legge che regoli seriamente il diritto d’asilo. Con il giro di vite sui ricongiungimenti familiari, si sabota uno strumento fondamentale di integrazione sociale per gli stranieri in Italia, il primo passo per un sereno e pieno inserimento in una comunità».
Quanto alle «bizzarre proposte della lega», conclude la nota, si tratta di «spot demagogici come il permesso di soggiorno a punti o i referendum su moschee e campi nomadi. In un tempo difficile, la politica deve responsabilmente rifuggire dalla facile tentazione di alimentare la paura e la diffidenza per il diverso, per lo straniero. Soprattutto oggi, non è alzando le barriere o asserragliandosi nelle “piccole patrie” che si governano processi di respiro globale».

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