Cultura

«In Italia non si investe sui libri per ragazzi»

Così Giorgia Meloni, ministro per la Gioventù

di Redazione

«In Italia, non si investe molto sulle collane dedicate ai ragazzi, come avviene invece in altri Paesi europei, ad esempio in Spagna. È una cosa che dovrebbe invece essere incentivata, perché è un modo per avvicinare i giovani alla lettura». È quanto sottolinea il ministro per la gioventù, Giorgia Meloni nel suo intervento a Roma agli Stati generali dell’editoria, sottolineando anche la necessità di «ridare alla lettura le dimensioni dello svago e della socializzazione». Se da un lato, osserva il ministro, «dalla ricerca effettuata si nota un segnale positivo, ovvero che i giovani italiani leggono un po’ più di prima e un po’ più dei loro genitori», dall’altro «è sconfortante notare che i ragazzi italiani leggono meno di quelli europei; e cosi’ anche per quanto riguarda gli indici di lettura degli italiani in generale. I libri -ricorda la Meloni- sono uno strumento importante, visto che ogni dieci libri letti nei sei mesi precedenti, aumenta di mezzo punto il voto nelle materie umanistiche».

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