Politica

Il nostro “no“ a Sacconi

Forum del terzo settore, CSVnet e Convol non parteciperanno alla Conferenza del volontariato di novembre per protesta contro alcune scelte ministeriali

di Gabriella Meroni

Un «immediato incontro» con il ministro Sacconi e il sottosegretario Roccella sulla prossima “Conferenza europea e internazionale sul Volontariato”, prevista per 10-12 novembre 2008. È quanto hanno chiesto in una lettera inviata ieri quattro importanti sigle del terzo settore italiano – Forum Permanente del Terzo Settore, Consulta Nazionale del Volontariato, Con.Vol. e CSVnet – «in considerazione degli ultimi sviluppi» del cammino che dovrebbe portare il volontariato italiano verso la Conferenza. Il tono della missiva è perentorio: in mancanza di una risposta da parte delle istituzioni, e quindi di un mutamento di rotta, le quattro organizzazioni «ritengono non sussistano le condizioni per la propria partecipazione alla Conferenza».

Ma quali sono le ragioni che hanno determinato questa tensione? Facciamo un passo indietro. Già prima della pausa si crea, in seno all’Osservatorio nazionale del volontariato insediato presso il ministero del Lavoro (ex dipartimento della Solidarietà sociale) un gruppo di lavoro incaricato di preparare la Conferenza nazionale del volontariato, l cui ultima edizione si era svolta nell’aprile 2007 a Napoli. Il 18 settembre però – almeno secondo gli estensori della lettera –  al gruppo di lavoro vengono comunicate dal governo alcune modifiche dell’impostazione della Conferenza e al programma, vengono «tagliati» i momenti di confronto con le associazioni e addirittura si cambia il nome stesso dell’appuntamento, che diventa “Conferenza europea e internazionale sul Volontariato”; infine se ne fissa lo svolgimento per il 10-12 novembre. 

Di qui lo scontento di Forum, Consulta, Convol e CSVnet, che si sentono «invitati» più che protagonisti dell’evento, accusano la «nuova» Conferenza di essere «poco rappresentativa» del volontariato e stigmatizzano i tempi stretti imposti all’organizzazione, che secondo loro non permetterebbero un vero e proprio coinvolgimento delle associazioni. Inoltre – ed è l’affondo più duro – lamentano «l’assenza totale, in questi mesi, di un interlocutore politico con cui confrontarsi» sia sulla Conferenza che sulle priorità del mondo del volontariato.

Per questo – è la conclusione – se le cose non cambieranno le quattro sigle non parteciperanno all’evento. Unica via di uscita, un incontro «immediato» con Sacconi teso a «reimpostare» la Conferenza e avviare un dialogo. Si attendono reazioni.


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