Welfare
Indulto: no ad aministia per Cittadinanzattiva
''Un'amnistia pregiudicherebbe gravemente i diritti delle vittime dei reati'', ricorda il responsabile nazionale di 'Cittadinanzattiva', dopo la proposta del ministro Castelli
di Paolo Manzo
”Un’eventuale amnistia pregiudicherebbe gravemente i diritti delle vittime dei reati”. A ricordarlo e’ Stefano Maccioni, responsabile nazionale di ‘Cittadinanzattiva’, dopo la recente proposta del ministro della Giustizia Roberto Castelli. Per Maccioni, ”il provvedimento di clemenza suggerito dal Guardasigilli andrebbe a incidere non tanto sulla pena da scontare, come avviene per l’indulto, quanto sul singolo reato. In pratica -spiega- l’amnistia, estinguendo il reato, impedirebbe una pronuncia definitiva anche in relazione alle richieste di risarcimento dei danni fatti valere dalle vittime, all’interno dei processi penali ancora in corso. Si vedrebbero costrette a ricorrere a un giudice civile, con inevitabile aggravio di costi, perdita di tempo e difficolta’ a far valere i propri diritti”. ‘Cittadinanzattiva’ si augura che ”le forze politiche rivedano al piu’ presto le loro posizioni in merito a un’eventuale amnistia, che danneggerebbe in maniera rilevante le istanze di tutela avanzate dalle vittime dei reati nel processo penale” e sollecita ”l’approvazione della legge quadro per l’assistenza, il sostegno e la tutela delle vittime dei reati, elaborata dalla commissione ministeriale”.
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