Politica

Mdg: gli sforzi non bastano

Presentato dall'Onu il rapporto che fa il punto sugli impegni presi a metà del cammino.

di Emanuela Citterio

Qualche progresso c’è stato. Ma l’aumento dei prezzi dei generi alimentari rischia di vanificare gli sforzi per combattere la povertà nel mondo. Questo il succo del Rapporto 2008 sugli obiettivi di sviluppo del millennio, presentato a New York dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon.

Fissati nel 2000, i millennium developement goals sono otto obiettivi che gli Stati membri dell’Onu si sono impegnati a raggiungere da qua al 2015 (per leggere il testo degli obiettivi clicca QUI).

Il rapporto presentato nei giorni scorsi da Ban Ki Moon fa il punto a metà del cammino e registra miglioramenti nell’accesso all’istruzione primaria (secondo obiettivo), nella lotta all’Aids (sesto obiettivo), nella lotta alla mortalità infantile (quarto obiettivo) e nella parità fra maschi e femmine nell’accesso all’istruzione.

Ma il Rapporto 2008 lancia allarme per aumento prezzi del cibo soprattutto in Africa sub-sahariana e Asia sud est. Il rallentamento della crescita economica ridurrà gli stipendi dei poveri, la crisi del cibo causerà l’aumento della fame nel mondo e altri milioni di persone saranno ridotte in povertà, i cambiamenti climatici avranno un impatto sproporzionato sui poveri. Per questo il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon chiederà un rinnovato impegno sul raggiungimento degli Obiettivi del Millennio alla luce di queste nuove sfide.

«L’accesso alla scuola primaria sta crescendo e vediamo prograssi sul fronte della salute e dell’uguaglianza di genere» ha detto Ban presentanto il rapporto. «Ma i progressi sono concentrati soprattutto in Asia» ha aggiunto il segretario generale dell’Onu. «Ad ora l’Africa Sub-Sahariana sta perdendo terreno nella lotta contro l’estrema povertà»

«Nonostante le sfide» ancora aperte, ha sottolineato Ban «ci sono abbastanza succesi per provare che la maggior parte degli obiettivi sono realizzabili in tutti i Paesi». «Per renderlo possibile, dobbiamo galvanizzare la volotà politica e mobilitare le risorse necessarie, e io conto sulla leadership dei Paesi in via di sviluppo».

Il prossimo 25 settembre segnerà in modo ufficiale la metà del cammino sulla strada degli Obiettivi del millennio, e Ban Ki-Moon ha annunciato una conferenza stampa ad hoc per fare il punto sull’impegno degli Stati nel perseguirli.

 

I passi in avanti

ISTRUZIONE

Un migliore accesso alla scuola primaria, si è registrato nelle regioni sub sahariane, sud est asiatico, Asia occidentale e nord Africa, mentre l’Oceania mostra un parziale dietrofront nell’iscrizione dei bambini alle scuole elementari. Resta lo svantaggio delle bambine, che rappresentano ben il 55 % della popolazione in età scolare che non frequenta gli istituti scolastici.

MORTALITA’ INFANTILE

Buone notizie per quanto riguarda la mortalità infantile, ridotta di dieci milioni tra i bambini che perdono la vita a causa di povertà e malattie. Ma resta il fatt che un bambino nato in un paese in via di sviluppo è 13 volte più esposto al rischio morte nei suoi primi anni di vita rispetto a un coetaneo nato nei paesi industrializzati.
Nella sola Africa si registrano la metà delle morti infantili di tutto il mondo. Preoccupante anche la situazione del Sud est asiatico America Latina e Caraibi, dove i tassi di mortalità sono circa quattro volte superiori rispetto ai paesi industrializzati.

LOTTA ALL’AIDS

Il numero di morti a causa dell’Aids sono scese da 2,2 milioni a 2 milioni dal 2005 al 2007 e le nuove infezioni sono scese da 3 milioni a 2,7 milioni dal 2005 al 2007.

 

Per scaricare il rapporto integrale clicca QUI


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